E pensare che non è ancora alta stagione: al casello di Battifolle sono già usciti i primi vacanzieri armati di ombrelloni, sedie a sdraio e salvagente alla ricerca di spiagge incontaminate.
E dove possono trovarle più incontaminate di quelle bagnate dal Tirreno in provincia di Arezzo?
Per ora i vacanzieri sono arrivati in macchina, quasi tutti da Bergamo dove per prima è arrivata la notizia che BancaEtruria ora è la Banca Tirrenica che ora Arezzo è una perla del Tirreno.
Ma presto, appena Ubi Banca costruirà un porto in via Calamandrei arriveranno anche in barca.
E con un po’ di pazienza arriverà anche il mega yacth più grande del mondo, ancora più di quello dello sceicco Adnam Kashoggi, che BancaEtruria aveva finanziato insieme alle più grandi banche italiane, prima che una cinquantina di milioni sparissero alle isole Vergini.
Ma ora Banca Tirrenica, fatto il porto in via Calamandrei, può recuperare lo scheletro arrugginito nel porto di Civitavecchia , e avviare il panfilo ricostruito verso i nuovi lidi del Tirreno.
Di sicuro a tagliare il nastro e a buttare la bottiglia contro lo scafo per il varo del megayacth ci saranno gli esperti della sartoria del Comune di Arezzo, che di nastri ne taglia uno al giorno.
Mai però ne ha tagliato uno sul Tirreno e sui suoi arenili aretini,che si sono subito conquistati la bandiera blu, quella che si dà solo ai mari più puliti.
Ma ci voleva tanto a capire che non basta Piero della Francesca, e neanche la Minerva e neanche il museo dell’Oro per battere Siena e Firenze!
Per capirlo ci voleva Ubi Banca che, invece dei bronzi e gli ori antichi, ci ha portato il mare!