Vedere riforme, dare annessione.
Alla faccia di Camillo Benso di Cavour, alla faccia delle truppe di Salvini, di Berlusconi e della Meloni, alla faccia dei garibaldini di Bersani e di Grillo, partito da Genova- Quarto e sceso fino a Marsala, alla faccia di tutti quelli che non hanno voluto le riforme , Toscana, Emilia e Romagna restano fedeli al Granduca Matteo che torna da Roma dove, con il referendum ha provato a fare il Re.
Gli Italiani gli hanno detto No, ma per lui sono sempre aperte le porte del Granducato che l’avrebbe voluto Re e ha detto Sì.
E poi diciamo la verità, anche se per settant’anni Toscana, Emilia e Romagna sono state tutte falce e martello, nessuno nel Granducato si è mai sognato di buttar giù le statue di Leopoldo o di Ferdinando di Lorena.
Loro le riforme le facevano, anche senza referendum. E, anche se il plebiscito per l’annessione all’Italia lo persero, non ci fu un toscano a torcergli un capello.
Di un Granduca, pazienza se è di Rignano e non è Lorena, in Toscana c’è sempre nostalgia.
Gli altri italiani non l’hanno voluto Re? E i Toscani se lo riprendono come Granduca.
Nel Granducato solo a Laterina gli hanno detto no.
Vatti a fidare delle Granduchesse.