Il miracolo economico aretino del 2024: mentre il resto della Toscana stringe la cinghia, ad Arezzo si allaccia la cintura… quella dell’auto nuova fiammante, magari col sedile in pelle umana e il cruscotto che fa anche il caffè. Secondo l’Osservatorio Findomestic (che ogni anno ci osserva mentre spendiamo come se ci fosse il Black Friday permanente), Arezzo guida – in tutti i sensi – la classifica toscana per vendite di auto nuove: +14,2%. Praticamente ogni aretino si è comprato un’auto nuova, e qualcuno pure due, ché si sa, una serve per andare al lavoro e l’altra per farsi vedere mentre non si lavora.
515 milioni di euro bruciati in beni durevoli. E si capisce, perché ormai ad Arezzo si cambia macchina più spesso che mutande. C’è chi la prende col cambio automatico, chi col cambio di coscienza.
AUTO NUOVA, VITA NUOVA (E DEBITO A VITA)
La spesa media per famiglia è salita da 3.287 a 3.454 euro, un aumento che in altri tempi si chiamava “sforamento del budget” e oggi si chiama “investimento nella mobilità sostenibile” (sostenibile solo se te lo finanzia lo zio ricco o Findomestic in persona).
Arezzo si classifica 12ª in Italia per entusiasmo da concessionario: un dato che conferma l’antico adagio “meglio una macchina nuova che una coscienza pulita”.
E se il nuovo va a braccetto col vecchio, anche le auto usate se la cavano, con 145 milioni di euro di vendite. Che poi uno le compra usate, ma sempre a rate da strozzino e col profumo di “usato garantito” che dopo 3 giorni sa di cane bagnato.
ALTRI BENI DUREVOLI: SOLO SE FANNO RUMORE
I motoveicoli crescono del 7,7%, ché evidentemente quando il traffico si intasa, gli aretini non fanno inversione a U: cambiano mezzo.
In crescita anche gli elettrodomestici e la telefonia, perché si sa: se non puoi permetterti una casa nuova, almeno fatti un frigorifero che ti parla e un iPhone che ti giudica.
Male invece i mobili (-1,2%): evidentemente la casa si riempie di auto in salotto e smartphone sotto il cuscino. L’elettronica cala del 4,7% (forse perché Alexa ha detto “basta” e se n’è andata da sola), e l’IT crolla del 7%, probabilmente per mancanza di spazio mentale e fisico dopo tutte quelle rate.
MORALE?
Arezzo si conferma città che guarda al futuro… dallo specchietto retrovisore.
L’importante non è dove vai, ma cosa guidi per andarci.
Poi magari ti pignorano la macchina davanti al supermercato, ma vuoi mettere la soddisfazione di parcheggiarla lì?
Alla prossima rata, cittadini!