Strade dissestate, tombini otturati e marciapiedi dimenticati sono ormai scenari quotidiani per i cittadini di Arezzo. Ma tra una buca e l’altra, l’amministrazione sembra avere altre priorità: eventi a due ruote, celebrazioni di motori e dichiarazioni di stupore per nomine sanitarie.
Mentre i residenti inciampano nelle inefficienze urbane, il Comune spalanca le porte al Meeting Nazionale del Moto Guzzi World Club. Un evento indubbiamente affascinante per gli amanti dei motori, ma che stride con le condizioni delle strade su cui quei motociclisti dovranno viaggiare. L’assessore Chierici elogia l’evento come una grande opportunità turistica, ma i cittadini si chiedono: è mai stata percorsa una delle strade di Arezzo senza dover schivare una buca?
Nel frattempo, emergono altre notizie: il Comune è alle prese con un blackout digitale che ha messo fuori uso i servizi online, il sindaco e la vicesindaco si dicono “stupefatti” per la mancata riconferma di una dirigente sanitaria, mentre l’opposizione viene messa a tacere su temi cruciali come il riarmo europeo.
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E mentre tutto questo accade, il degrado urbano non si ferma, ignorato nelle agende politiche. Le strade si sfaldano, i tombini si intasano e i cittadini continuano a sentirsi spettatori di un’amministrazione che sembra più attenta alla risonanza mediatica che alla manutenzione quotidiana della città.
Per Arezzo, il problema non è la velocità delle Moto Guzzi, ma l’immobilismo di chi dovrebbe occuparsi delle sue strade.