Prima di commentare la vittoria dell’Arezzo, mettiamo subito in chiaro una cosa: in questa partita, la squadra amaranto aveva tutto da perdere e poco da guadagnare. Una gara difficile, non tanto per il valore dell’avversario quanto per le implicazioni psicologiche che potevano derivarne. Affrontare una squadra all’ultimo posto in classifica, con la peggiore difesa del girone, il peggior attacco e senza gol da oltre un mese, dopo due partite casalinghe concluse con un solo punto e molte polemiche, non è mai semplice.
L’Arezzo ha iniziato nel modo giusto, insediandosi nella metà campo avversaria e cercando di aggirare la difesa dei padroni di casa. Il Legnago si è subito chiuso, rendendo difficile per gli amaranto scardinare il muro davanti a Perucchini. La prima vera occasione è arrivata al 23’: Guccione ha messo una bella palla in area, Tavernelli ha provato la girata ma è stato stoppato. Il numero 21, evitando il calcio d’angolo, ha rimesso al centro dove Mawuli, di testa, ha colpito la traversa.
L’Arezzo ha dominato il campo, costringendo Perucchini a diversi interventi, alcuni dei quali poco sicuri. I frutti di questo lavoro sono arrivati al 33’: su un calcio di punizione battuto da Tavernelli per Guccione, quest’ultimo ha crossato in area dove Gigli, svettando di testa, ha segnato la sua prima rete stagionale.
Gli amaranto sono andati al riposo meritatamente in vantaggio.
Dopo appena tre minuti dall’inizio della ripresa, l’Arezzo ha raddoppiato. Splendida l’azione iniziata da Guccione, che ha servito Tavernelli, il quale ha passato a Settembrini. Quest’ultimo ha scodellato in area per Guccione, che di sinistro ha chiuso nel migliore dei modi l’azione da lui stesso avviata.
Il terzo gol è arrivato al 55’ con un gran tiro di Pattarello, che ha ingannato Perucchini, schermato da Mawuli e da un proprio difensore. Per Pattarello, 10° centro stagionale, questa rete conferma la continuità di rendimento finalmente ritrovata.
Da quel momento, la partita non ha più avuto storia. Il Legnago, anche grazie a un Arezzo che ha arretrato il baricentro risparmiando energie, è riuscito a concludere qualche azione, ma senza mai inquadrare lo specchio della porta difesa da Trombini. Gli amaranto hanno gestito il risultato, evitando inutili ammonizioni e portando a casa tre punti fondamentali per la classifica e per allontanare quei fantasmi che iniziavano a profilarsi all’orizzonte.
Il risultato positivo ha permesso anche il debutto di Capello, arrivato solo ieri nella scuderia amaranto.
Grazie a questa vittoria, l’Arezzo riporta a cinque i punti di vantaggio sul Pineto e aggancia la Vis Pesaro, che domani sarà impegnata in trasferta contro la Pianese.
La squadra di Troise ritrova la vittoria: ora deve trovare quella continuità che finora è mancata, con belle strisce di successi interrotte da lunghe pause. Nessuno chiede miracoli o promozioni a questa squadra, ma considerando la qualità non eccelsa delle formazioni che precedono l’Arezzo, è lecito puntare a qualcosa di più.
In questo senso, le prossime gare rappresenteranno un vero e proprio banco di prova per le ambizioni amaranto: Pontedera in casa, seguita dalle trasferte di Gubbio e Terni, poi Torres in casa e Rimini. Saranno un vero esame di maturità.
Foto: S.S. Arezzo