Un lettore ci ha inviato un video che sembra più un documentario sulla vita dei rifiuti urbani che uno scorcio del nostro bel comune. Cocci di bottiglie, spazzatura varia e un’atmosfera da post-apocalisse si stagliano sullo sfondo del parco dell’ex Foro Boario. “Buongiorno, una bella chicca dal parco dell’ex Foro Boario… Il degrado urbano ormai ad Arezzo non ha più confini”, ci scrive il nostro concittadino, con un sarcasmo che nemmeno noi possiamo eguagliare.
Ma la ciliegina sulla torta? Una bicicletta, presumibilmente quella del sindaco, abbandonata nel parco. “Nello stesso parco c’è anche la bicicletta del sindaco, senza la ruota davanti, ma i pedali per pedalare ci sono”, prosegue il nostro cronista amatoriale.
Forse è una metafora della situazione della città: manca una ruota, ma bisogna comunque pedalare. E al nostro primo cittadino, Aloe Sindaco Ghinelli, arriva un consiglio che suona quasi come uno slogan elettorale: “Pedala!”.
Intanto, i vigili urbani sembrano impegnati in un revival teatrale, interpretando le macchiette del signor Bonaventura, e i cittadini si domandano se stiamo assistendo a una nuova corrente artistica, il “trash urbano”.
Ci aspettiamo un comunicato ufficiale che spieghi se il degrado è un’installazione temporanea o un progetto a lungo termine. Nel frattempo, non ci resta che prendere il bicchiere mezzo pieno… anche se è fatto di vetro rotto.