Il 2023 dell’Arezzo…

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Complessivamente e calcisticamente si è trattato di un anno positivo. Nè più né meno di questo.

E’ stato quello del ritorno tra i professionisti con la vittoria di un campionato. Sì, era cosa dovuta per via dei rovesci precedenti di una squadra e una proprietà ancora acerba, ma vincere un campionato non è mai facile, in qualsiasi categoria. Tra l’altro sull’Arezzo a gennaio scorso non avrebbe scommesso un euro nemmeno il più ottimista tra i tifosi.

Arrivati in C ci siamo dovuti ambientare, con una squadra per molti undicesimi proveniente dai dilettanti e una società che ha dovuto riprendere fiato (l’anno della retrocessione dalla serie C con una spesa di più di 6 milioni evidentemente pesa ancora…) è già sufficiente che la compagine amaranto navighi a un tiro di schioppo dai Play Off (e anche dai Play Out, per la verità) anche se lo spettacolo non è da mesi dei migliori. Abbiamo goduto del 2-0 contro il Perugia, il che ha il suo peso, ma non abbiamo avuto, noi sportivi, molte altre soddisfazioni piene.

Il direttore sportivo Nello Cutolo si dice sicuro di sapere dove e come operare sul mercato di gennaio e noi non abbiamo motivo di dubitare. In fondo si tratta di preparare le basi per il gruppo che l’anno prossimo dovrà giocarsi la promozione. Quelle del mercato dovranno essere mosse oculate, non come quelle che hanno visto arrivare in amaranto Kozak e Borra in estate, per intenderci.

Seguiremo con attenzione quello che farà l’Arezzo in questo gennaio, quindi, perché si tratterà di qualcosa di importante.

Volevo scrivere le pagelle per i giocatori amaranto, ma se dovessi limitarmi a questo campionato difficilmente troverei chi va più su del 6…

Il migliore è forse stato Shaka Mawuli, una vera forza del centrocampo, anche se ultimamente è un po’ calato. Lo affianca, per rendimento, Gucci, il centravanti proveniente dalla D che sa fare gol (e poco altro) anche in C. Per ora sulla sufficienza globale ci sono anche il capitano Andrea Settembrini, Pattarello, Coccia e Renzi.

Un discorso a parte merita Guccione, che in un paio di partite ha fatto il fenomeno, ma non è sempre stato alla propria altezza.

Per quanto concerne l’allenatore siamo qui a chiederci se Indiani sia la persona giusta per portare avanti il progetto della società anche nei prossimi campionati. Ha dimostrato di saperci fare, ma soprattutto in serie minori; vedremo.

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