Vien da dire che indipendentemente dall’avversaria di turno, l’Arezzo sembra mettercela tutta nell’alternare risultati vari. Ogni volta assistere a un incontro degli amaranto è un’incognita totale.
L’avversario di ieri era inferiore, almeno complessivamente. Era quella Juventus B che gioca in C e di solito fa pochi punti, quando non glieli regala l’Arezzo. Un’autorete e un’espulsione ingenua hanno risolto la partita (1-0) in favore della Juve.
Eh sì, buttar via un incontro così dispiace, ma questo è il calcio… Macché, non è vero, questo è l’Arezzo.
Tutto sommato ci stiamo barcamenando in un campionato difficile, quindi non possiamo piangere più di tanto. E’ vero che avremmo voluto essere lo spauracchio di tutti e invece siamo solo quello di noi stessi, ma tutto non si può avere, e poi c’è anche il ritorno….
Per ora come moderni Tafazi ci percuotiamo le parti basse con la mazza per soffrire e perché non siamo capaci a fare altro.
Anche ieri si è vista una squadra che ha prodotto gioco in misura maggiore dell’avversaria (anche se va detto che ogni volta che la Juve attaccava erano brividi seri…), ma non è riuscita a concretizzarlo. Le triplette di Guccione sono state due o tre in tutta la sua carriera e quella di Fermo ce la ricorderemo a lungo.
Questa nuova coppia Pattarello – Guccione ci priva di qualche cross per Gucci, che inevitabilmente fa e farà più fatica a segnare, ma non si può avere tutto, anche qui. Certo che se quella coppia non produce gol, allora diventa un problema anche quello di Gucci.
Ma il freno principale dell’Arezzo non è in attacco, dove anche i centrocampisti provano a dare una mano; il problema è in difesa, dove subiamo regolarmente gol ingenui. Speriamo di recuperare presto un po’ di infortunati, ma non basterà, non basterà perché abbiamo sperimentato un po’ tutto, senza trarne sicurezze, almeno in positivo..
Non è che subiamo gol per via di un centrocampo che non filtra, ma proprio per errori tecnici dei difensori che anche e soprattutto non sembrano in buonissime condizioni, fisiche e psicologiche.
Poi è chiaro che una grande abilità nel subire gol complica la vita a chi già non ne fa molti. Per fortuna dal nostro staff tecnico emerge un piano per migliorare la squadra a gennaio… Come? Dove? Non lo so, ma so che il piano c’è già, o almeno così dice qualcuno in società.