NON sono belle le notizie che circolano in città.
Gli aretini, di solito baldanzosi e sfrontati, sembrano un po’ abbacchiati.
Notizie di furti, di movide violente, locali che chiudono.
E poi una città sempre più sporca, dove le mascherine le trovi in terra ad ogni angolo insieme ai gratta e vinci accartocciati dalla rabbia di non aver vinto una cippa.
La cultura latita e la politica pure.
Certo, lo sappiamo, non sono periodi facili.
Ci lamentavamo dell’assenza prolungata del sindaco che purtroppo ora è giustificata da un malore, come ha comunicato in un post.
Per questo gli facciamo, noi che spesso lo abbiamo messo alla berlina, sinceri auguri di pronta guarigione, anche se dobbiamo dire che, viaggiando spesso nelle strade di Arezzo con biciclette e scooter, lo abbiamo sempre ricordato ad ogni buca che metteva in pericolo la nostra incolumità.
Guarisca presto, sindaco, anche perché le incombenze della sua vice diventano sempre più rognose e non vorremmo che il suo caratterino provocasse qualche irreparabile falla.
A proposito, anche a lei, la nostra solidarietà per gli attacchi no-vax subiti che oramai hanno riguardato gran parte delle istituzioni locali.
Che ci sia una cellula in città?
A proposito di covid anche il vescovo Fontana risulta positivo, ma solo per il covid, perché per la sua gestione della chiesa non si è attirato tante simpatie per certi comportamenti non tanto in linea con le aspettative di Papa Francesco.
C’è bisogno di una politica attiva e solidale per gestire le risorse del PNRR che stanno arrivando anche ad Arezzo e sarebbe bene una comunicazione puntuale con i cittadini per verificare come saranno spesi quei soldi.
E c’è bisogno della partecipazione di tutti per sollecitare le persone serie e preparate (perché ce ne sono) a farsi carico di questo difficile periodo e ridare un po’ di speranza alla città.