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domenica, Maggio 4, 2025
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Bisogna studiare per arrivare a questa incuria

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Il Comune di Arezzo ha studiato la difficile arte di lasciare significativi angoli della città di Arezzo senza cure e spiegazioni.
Imparando quella che non è una scienza infusa.
Che vi credete!

Non è risaputo ma è bene che si sappia: l’amministrazione comunale in carica nonchè la precedente,  sono   andate , appositamente,  a lezione dal  conte Andrea Carandini dei marchesi di Sarzano.

Discente diligente di colui che, al di là di essere un   patrizio di Modena e  nobile di Bologna, è un insegne accademico in Archeologia,  cattedratico dell’Università La Sapienza.
Un collega del sindaco Ghinelli, insomma, in quanto docente universitario anche il nostro Primo Cittadino.

Aggiungiamo, a completamento di questa informazione non risaputa in città,  che il conte Andrea Carandini dei marchesi di Sarzano è stato anche Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali.
A questo punto, abbiamo detto tutto e anche i meno attenti sono in condizione di   comprendere  come mai sia sua scolara.

La didattica   del  conte Andrea Carandini dei marchesi di Sarzano insegna che gli archeologi tendono spesso a sopravvalutare ciò che hanno rinvenuto e sottopongono povere strutture a inutili e costosi restauri, lasciando invece spesso importanti rovine senza cure e spiegazioni.

Purtroppo, il Comune amministrato da un’amministrazione che non soltanto studia in didattica a distanza ma amministra a distanza la città, ha preso alla lettera la lezione del conte Andrea Carandini dei marchesi di Sarzano, che nelle sue intenzioni voleva essere una critica e non una istigazione.

E la sta applicando alla lettera, da brava scolara diligente,  come dimostra  questa foto, scattata al Prato.

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Felice Cini
Felice Cini
Mi piacerebbe essere Tristano ma sono Felicino, vorrei essere qualcuno ma sono nessuno. Mi piacerebbe raccontare qualcosa di buono ma non ho argomenti. Vorrei un argomento positivo sul mondo che ci circonda ma non mi piace granché ciò che ci circonda. Scrivo su l'Ortica per la mia passione per ciò che non va bene. Mi assomiglia.
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