Virus, il bollettino: + 40 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 20 nel comune Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 5 febbraio 2021 alle ore 14 del 6 Febbraio 2021 Il numero di nuovi casi positivi è di 40 nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 1040 tamponi.
Le persone positive in carico sono 913. Continua a leggere
Si registrano 25 guarigioni e nessun decesso.
Nuovi casi per Comune della provincia di Arezzo
Comune
Nuovi casi
Anghiari
1
Arezzo
20
Capolona
3
Castel San Niccolò
3
Castiglion Fiorentino
1
Cavriglia
2
Cortona
3
Foiano Della Chiana
2
Marciano Della Chiana
1
Monterchi
1
Pieve Santo Stefano
1
Poppi
1
Pratovecchio-Stia
1
Ricoveri
Posti letto occupati
Degenza Covid San Donato Arezzo
63
TI San Donato Arezzo
7
Ulteriori informazioni
Numero di tamponi effettuati
Provincia di Arezzo
1040
Persone Positive in carico
Provincia di Arezzo
913
Di cui a domicilio
Provincia di Arezzo
653
Numero di persone contatti stretti in quarantena
Provincia di Arezzo
2533
Guariti
Provincia di Arezzo
25
Vaccinazioni verso la campagna di massa. Per la provincia di Arezzo la sede sarà in un padiglione di Arezzo Fiere
Stamani il Presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, ha annunciato tempi e modalità della nuova campagna di vaccinazione che scatterà il 14 febbraio. Dove verranno somministrati i vaccini
Le sedi dove verrà somministrato il vaccino saranno di 3 dimensioni: maxi, meso e mini.
Le quantita indicate sono la potenzialità massima.Continua a leggere
Quella effettiva sarà ovviamente condizionata dalle reali disponibilità.
Le sedi “maxi” potranno somministrare fino a 800 vaccini Astra Zeneca al giorno e potranno lavorare 7 giorni su 7 con 10 postazioni con altrettanti infermieri o assistenti sanitari, tre medici, tre amministrativi , 5 operatori sociosanitari.
Per la provincia di Arezzo la sede sarà in un padiglione di Arezzo Fiere.
Le sedi “meso”, una per ogni ex zona distretto potranno fare fino a 400 vaccinazioni Astra Zeneca al giorno e potranno avere 5 postazioni con altrettanti infermieri o assistenti sanitari, 2 medici, 2 amministrativi.
A seconda del numero di dosi disponibili, verranno attivati nelle singole strutture uno o più moduli contemporaneamente.
Nella provincia di Arezzo saranno nel Centro socio sanitario di Monte San Savino, centro sociale di Bibbiena, Foro Boario di Sansepolcro, Auditorium comune di Loro Ciuffenna, scuola media Berrettini di Cortona.
Le sedi mini, saranno 99 in altrettanti comuni e le sedi saranno quelle dei punti prelievo. Avranno 2 postazioni infermieristiche, 1 medico e un amministrativo.
Vaccinazione domiciliare con vaccino Pfizer o Moderna per gli ultra 80enni
Gli ultra80enni non dovranno fare nulla se non attendere la telefonata del loro medico di medicina generale e dare il consenso alla vaccinazione.
Questa sarà l’unica modalità con la quale potranno vaccinarsi.
Ogni medico di medicina generale ha a disposizione una piattaforma che gli consente di “vedere” tutti i suoi assistiti con età superiore a 80 anni.
Qui prenota il suo assistito su un’agenda che riporta una data certa e il numero di dosi di 6 o multiplo se Pfizer o 11 o multiplo se Moderna.
Quando l’agenda sarà completa, scatterà automaticamente la richiesta alla farmacia ospedaliera che da quel momento scongela la fiala corrispondente all’agenda e la invia alla farmacia territoriale dove il medico la ritirerà insieme al solvente e alle siringhe.
Le vaccinazioni potranno essere eseguite nell’ambulatorio del medico oppure a domicilio dell’anziano qualora il medico stesso ne ravveda la necessità.
Serie di truffe, indagini e denunce dei carabinieri
Purtroppo ancora una volta, nonostante l’ampia comunicazione circa i rischi relativi alle truffe online sia ai danni degli acquirenti che ai danni dei venditori – da ultimo è stato dedicato uno spazio proprio ai Carabinieri della Compagnia di Bibbiena da “Mi Manda Rai Tre” , purtroppo la Stazione di Bibbiena ha appena concluso due nuove indagini in materia, denunciando in totale tre persone per due distinte truffe, proprio ai danni di un acquirente e di un venditore.Continua a leggere
Nel primo caso, una donna casentinese aveva pensato finalmente di poter stringere tra le proprie braccia un cucciolo di barboncino e per questo aveva deciso di affidarsi ad un noto sito di compravendita online.
Trovato l’annuncio confacente al suo desiderio si rivolge ad una donna, la quale convince la malcapitata a versarle l’importo per il cucciolo in anticipo, una somma di Euro 880,00.
Poi l’amara sorpresa: il cucciolo non arriverà mai più.
A conclusione indagini, i Carabinieri della Stazione di Bibbiena denunciano una 48enne di origine napoletana che già in passato si era resa protagonista di simili episodi, con la medesima tecnica.
In generale, quando si tratta di cuccioli, animali, si consiglia sempre di riporre la massima attenzione.
Anche quando gli animali vengono consegnati, spesso sono vittime di maltrattamenti e di una conduzione dello svezzamento non ottimale, nonché sottoposti a lunghissimi viaggi specie dai paesi dell’Est.
Nel secondo caso, sempre i Carabinieri della Stazione di Bibbiena, si sono occupati ancora una volta di truffe al venditore.
Una donna del luogo aveva messo in vendita on line un sanificatore per ambienti.
Dopo poco viene approcciata da due uomini, falsi acquirenti, che si dimostravano interessati all’annuncio e proponevano un pagamento “veloce al Bancomat”.
Come più volte ricordato si tratta di una truffa!
Infatti, puntualmente, i truffatori conducono la vittima fino ad uno sportello Bancomat di Poste Italiane.
Convincono la donna ad entrare nell’area ricariche e dopo aver fornito il proprio numero di carta, la inducono a pensare che da quella carta avrebbe prelevato la somma per il pagamento del bene.
Di fatto, la donna effettua due ricariche, per la somma di poco meno di 1.500,00 Euro proprio sulle carte dei truffatori.
Questa modalità di pagamento non esiste: i truffatori forniscono il numero di carta ricaricabile non per pagare ma di fatto per essere pagati.
Truffa del pacco in giacenza, denunciati due stranieri
Due cittadini nigeriani sono stati denunciati da parte dei Carabinieri del Comando Stazione di Pieve santo Stefano per truffa aggravata e continuata in concorso.
I due stranieri avevano messo in atto un singolare e creativo raggiro: contattando una signora hanno finto di essere titolari di una ditta di spedizioni, comunicandole la presenza di un pacco in giacenza presso un loro deposito logistico da diversi anni.
Invitata poi a versare in quattro distinte operazioni la somma complessiva di 11.500 euro, necessari a risarcire del danno la ditta di spedizioni.
La signora ha prima effettuato i versamenti e ha poi confidato ai Carabinieri della locale Stazione ciò che era accaduto.
Insospettiti i militari hanno avviato le opportune verifiche, smascherando i malviventi che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Arezzo, in troppi alla festa di compleanno, chiuso locale per cinque giorni, multa al titolare
E’ accaduto la scorsa domenica, intorno alle 17, poco prima della chiusura, in un locale alla periferia di Arezzo, dove dopo una segnalazione, è partito il controllo della polizia municipale che ha riscontrato un numero di persone non conforme a quanto previsto dalle regole sul distanziamento.Continua a leggere
Decine le persone presenti, pare oltre 50, riunite per un compleanno, con tavoli occupati da gruppi di conviventi, qualcuno che ballava anche se con regolare mascherina.
Aumentano sempre più le segnalazioni che arrivano ai centralini delle forze dell’ordine e che segnalano assembramenti o raggruppamenti, segnalazioni che fanno immediatamente scattare i controlli.
LE NOTIZIE “fuori dal mondo”
Trasportava 947 cactus legati al corpo, beccata alla dogana Ultimamente, i trafficanti fanno notizia più del solito.
Proprio la scorsa settimana un uomo ha cercato di portare 74 camaleonti in Austria nella sua valigia .
I funzionari della biosicurezza della Nuova Zelanda hanno condannato una donna di Auckland, a una supervisione intensiva per 12 mesi e 100 ore di lavoro comunitario per il contrabbando di piante grasse e cactus in via di estinzione. Ministero neozelandese per le industrie primarie (MPI).Continua a leggere
La donna che vende piante grasse e cactus sul sito web Trade Me, stava tornando dal suo viaggio in Cina.
Li il l 24 marzo 2019, era appena sbarcata dal suo volo dalla Cina all’aeroporto internazionale di Auckland, mentre passava la dogana, dicendo che non aveva nulla da dichiarare, viene attenzionata da un cane.
Li, determinata a non farsi prendere, decide di scaricare il suo carico andando da un bagno all’altro dell’aeroporto, cercando di smaltire le piante gettandole negli scaricchi e nella spazzatura.
Ma “gli agenti dell’MPI la seguono e dopo una perquisizione completa nell’area dei servizi igienici, salta fuori una grande quantità di materiale vegetale.
In un bidone della spazzatura della stanza degli uomini, le autorità hanno trovato tre calze piene di cactus.
Quando hanno perquisito Li, hanno trovato ancora più calze avvolte intorno al suo corpo, ognuna contenente un mucchio di piante.
Non era l’unica volta che Li aveva provato a portare piante non autorizzate nel suo paese.
In un altro reato, è stata catturata con 142 semi illegali nel suo bagaglio nascosti all’interno di custodie per iPad confezionate in commercio.
La Nuova Zelanda prende questi fatti molto seriamente, in quanto nazione insulare, la flora e la fauna del paese sono particolarmente vulnerabili alle specie invasive.
La Nuova Zelanda ha promulgato il primo atto di controllo della biosicurezza al mondo nel 1993.
L’elenco degli articoli biologici proibiti della Nuova Zelanda include la maggior parte dei prodotti alimentari, come carne, latticini, miele e frutta.
In realtà è possibile importare alcune piante e prodotti agricoli, ma ciò richiede uno screening rigoroso della biosicurezza.
Sul suo sito web , MPI ha un elenco impressionante di informazioni che chiunque porti piante in Nuova Zelanda dovrebbe avere a portata di mano prima di entrare in dogana. L’elenco include la conoscenza dell’origine precisa delle piante, una comprensione approfondita degli imballaggi e dei requisiti sanitari e uno screening e un trattamento dei parassiti prenotati in anticipo.
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