Virus, il bollettino: + 27 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 5 nel comune. Muore novantenne al San Donato
Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 9 Dicembre alle ore 14 del 10 Dicembre 2020
Il numero di nuovi casi positivi nella Asl Tse è di 54 unità, di cui 27 nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 1025 tamponi.Continua a leggere
Le persone positive in carico sono 989.
Si registrano 70 guarigioni ed un decesso.
Comune
Nuovi casi
Arezzo
5
Bibbiena
5
Bucine
2
Castelfranco Piandiscò
1
Castiglion Fiorentino
2
Cortona
4
Poppi
1
Pratovecchio-Stia
6
Sansepolcro
1
Da anni minacciava il medico che lo curava, in casa aveva armi bianche e svariate pistole, denunciato I Carabinieri di San Giovanni Valdarno, a conclusione di un’indagine lampo, hanno deferito in stato di libertà un trentacinquenne di Terranuova Bracciolini per minaccia aggravata e detenzione abusiva di armi.Continua a leggere
Solo pochi giorni fa, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Valdarno avevano ricevuto la denuncia-querela da parte di un medico della zona.
Il racconto fatto dallo stimato dottore aveva fatto emergere una vicenda cui gli stessi Carabinieri facevano fatica a credere: un ex paziente del professionista, avanzando non meglio precisate recriminazioni, ormai da oltre 6 anni lo sommergeva di e-mail a contenuto minatorio.
Nelle numerose e-mail, l’uomo aveva addirittura minacciato di morte il medico, giungendo ad affermare che avrebbe fatto di tutto per procurarsi un’arma da fuoco, rivolgendosi anche a presunte entrature negli ambienti criminali, locali e non solo.
Di fronte all’ennesima e-mail, dai toni particolarmente espliciti, il professionista aveva quindi deciso di recarsi presso la Stazione Carabinieri per sporgere formale querela.
Capita la gravità della situazione, i Carabinieri della Stazione di San Giovanni Valdarno si sono immediatamente attivati, escutendo testimoni a sommarie informazioni, acquisendo copia telematica e cartacea del contenuto della casella e-mail del denunciante, e riuscendo così ad appurare che, effettivamente, le missive provenivano da un indirizzo di posta elettronica riconducibile all’ex-paziente del medico.
Di fronte ad un quadro indiziario chiaro, ed al tenore pesantemente minatorio delle e-mail acquisite, i Carabinieri hanno quindi immediatamente richiesto all’Autorità Giudiziaria l’emissione di un decreto di perquisizione, finalizzato a verificare se il denunciato fosse veramente riuscito, nel frattempo, a mettere in pratica i propri propositi e ad entrare in possesso si qualche arma.
Nella mattinata, i militari della Stazione di San Giovanni Valdarno sono quindi intervenuti, all’unisono, presso i due domicili nella disponibilità dell’uomo, a Terranuova Bracciolini e a Firenze.
All’esito delle perquisizioni locali, gli uomini dell’Arma hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro un pugnale lungo 46 cm, non denunciato; 4 repliche di pistola, tra cui un revolver, a gas, prive dell’obbligatorio tappo rosso; un arco; due balestre; delle frecce e delle cartucce a salve.
Il tutto è stato immediatamente sequestrato, e l’uomo è stato deferito in stato di libertà, oltre che per minaccia grave, per detenzione abusiva di armi.
Trentenne arrestato dai carabinieri, aveva una serra per produrre cannabis, sequestrati 4 chilogrammi di marijuana Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Arezzo, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione ed il contrasto dei reati relativi agli stupefacenti, hanno tratto in arresto un italiano di 30 anni perché colto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio nella propria abitazione di Castiglion Fiorentino.Continua a leggere
I militari sono arrivati allo spacciatore grazie ad una celere ed incisiva attività investigativa che li ha portati, nella giornata di ieri, ad eseguire una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, una villetta isolata in campagna, divenuta un centro di produzione e spaccio di droga.
Nel corso delle attività i militari hanno rinvenuto tutte le attrezzature per l’attività di coltivazione di cannabis, una vera e propria serra, costituita da un essiccatoio composto da vari ventilatori, un igrometro per la rilevazione della temperatura e dell’umidità dell’aria, oltre al materiale per il peso ed il confezionamento.
Approfondendo la ricerca dello stupefacente, sono stati rinvenuti poi in vari punti della casa numerosi barattoli contenenti marijuana pronta per lo spaccio, per un complessivo totale di circa 4 chilogrammi.
Sono stati trovati anche alcuni grammi di hashish e la documentazione relativa alla contabilità dell’attività illecita.
Tutto lo stupefacente ed il materiale usato per la coltivazione è stato quindi sottoposto a sequestro, mentre l’uomo, con già alle spalle altri analoghi precedenti, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, in attesa dello svolgimento del rito direttissimo previsto per la mattinata odierna.
Dopo Maradona il 2020 si porta via anche Paolo Rossi La tragica notizia della morte di Paolo Rossi arriva dal profilo Instagram di Federica Cappelletti, moglie di Pablito.
Con una foto postata poco dopo la mezzanotte, la moglie di Rossi ricorda “per sempre” il suo Paolo.
Giornalista professionista, scrittrice, sceneggiatrice, esperta in comunicazione internazionale, la Cappelletti era sposata con Rossi dal 2010.
Anche su Facebok Federica ha ricordato il suo Pablito: “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto….”.
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