Campagna contro l’abbandono dei canguri.
Ci viene segnalato che nell’invaso del Calcione situato tra le province di Arezzo e Siena è stato avvistato un canguro.
È vero che questo lago artificiale, lungo circa 5 chilometri e largo 500 metri si è trasformato negli anni in un’area umida di notevole rilievo dove sono presenti nelle sue acque consistenti popolazioni di varie specie ittiche.
Ma un canguro sarebbe quantomeno inusuale in quella zona.
Eppure un gruppo di pescatori afferma di averlo filmato mentre saltellava sulle sponde del lago magari facendo concorrenza agli stessi pescatori.
Uno di loro ha detto: non è un can-giuro!
Un altro: che ognuno si tenga i suoi canguri, controlliamo se è italiano.
Non possiamo ospitare tutti i canguri del mondo!
Che sia arrivato con un barchino?
Che sia stato abbandonato perché cresciuto troppo?
Che sia il famoso orso M49 che per sfuggire alle guardie del Trentino si è trasformato in canguro per mandarli tutti a cacare?
E se si accoppia con altri animali della zona, cosa viene fuori?
I pescatori della zona sono in allarme.
Il canguro, se femmina, potrebbe far man bassa della fauna ittica riempiendo la sua sacca marsupiale.
In fondo, in questo periodo di cose pazze, di gente fuori di testa, di cattiverie umane gratuite, un canguro che saltella nel lago del Calcione è un avvenimento piacevole e il calcione potrebbe darcelo lui.