Il gatto con il Lyssavirus ha morso quattro persone
Sono quattro le persone morse ad Arezzo dal gatto contagiato dal Lyssavirus, oltre alla proprietaria, in profilassi anche i due figli della donna e il veterinario che aveva in cura l’animale.
Tutti sottoposti dall’Asl a terapie con immunoglobuline, non hanno sintomi, in attesa analisi più approfondite per capire se sono state infettate dal virus, sarebbero i primi casi al mondo.Continua a leggere
Le analisi sul gatto morto procedono per capire quale sia stata la causa dell’infezione, forse è stato morso da un pipistrello che era in una batbox, in un albero del giardino, che ospita i pipistrelli come insetticidi naturali.
Con la signora oltre al gatto, vivevano anche due cani e una gatta con tre cuccioli ora affidati al servizio veterinario dell’Asl per le analisi.
Il ministero della Salute sottolinea: «attualmente, non ci sono evidenze di trasmissione da animale a uomo».
Dipendente comunale, accoltella un collega scappa, poi si costituisce
E’ accaduto stamani alle 10,45 in via Tagliamento, nella sede della manutenzione comunale.
L’accoltellatore si chiama Giovanni Paolucci, e dopo aver colpito al collo, con un coltello da cucina portato da casa, è scappato, lasciando in terra il coltello, l’uomo alle 12,15 si è costituito presentandosi dai carabinieri.Continua a leggere
Il ferito, un geometra di 47 anni è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Arezzo e non è in pericolo di vita ed è rimasto sempre cosciente, rimane ricoverato presso l’ospedale di Arezzo, con una prognosi di 20 giorni per ferita lacero contusa.
Al momento non si conoscono i motivi del gesto.
Paolucci, 25 anni prima aveva già aggredito con identiche modalità un altro collega negli spogliatoi del deposito di manutenzione del comune: quella volta si disse che l’uomo fosse affetto da manie di persecuzione.
L’uomo è stato arrestato per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e nel pomeriggio è stato condotto nel carcere aretino.
Incidenti: il report del 118
Tamponamneto in A1
Attorno alle ore 13, in direzione sud tra Arezzo e Monte San Savino, si è verificato un tamponamento tra mezzo pesante e un’ auto.
Sono due le persone rimaste coinvolte nell’auto, entrambe straniere, per una si è reso necessario il trasporto all’ospedale San Donato di Arezzo in codice giallo.
Scontro auto motorino, di fronte all’ospedale
Incidente stradale, attorno alle 12, tra auto e motoveicolo di fronte all’ospedale San Donato.
Il conducente del motorino, un aretino di 34 anni, è stato trasporto in codice giallo al pronto soccorso.
Coltivava marijuana giovane arrestato dai carabinieri
I Carabinieri del N.O.R.M. del Comando Compagnia Carabinieri di Sansepolcro, impegnati in un servizio di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un giovane biturgense trovato in possesso di 20 grammi di stupefacente.Continua a leggere
Il ragazzo controllato nella notte tra sabato e domenica scorsi mentre era alla guida della propria auto: all’interno i militari dell’Arma hanno trovato circa un grammo di marijuana e uno spinello già confezionato.
La perquisizione del veicolo veicolare ha consentito di trovare ulteriori 8 grammi della medesima sostanza confezionata in involucri e nascosta all’interno della fodera del sedile lato guida.
A seguito di quest’ultimo ritrovamento i Crabinieri hanno deciso di procedere alla perquisizione della sua abitazionee scoprono che il 25enne aveva allestito in casa una serra per la coltivazione indoor delle piantine di marijuana.
Sonostati trovati e squestrati materiali per la coltivazione e per lo spaccio della sostanza psicotropa, come bilancini di precisione, bustine di cellophane e carta stagnola oltre ad alcune piante in fase di sviluppo e denaro di vario taglio.
Quale futuro per l’Arezzo calcio? Bardelli: “Vicende viste e riviste troppe volte
“Deve esserci una maledizione nei confronti del calcio ad Arezzo!
Puntualmente, come in un maledetto girone infernale, la nostra squadra si ritrova ciclicamente al punto di partenza, con pochi soldi, un progetto fumoso e soprattutto un futuro incerto.Continua a leggere
Un maledetto Monopoli nostrale che ci fa sempre ripassare dal via, tra imprevisti e probabilità, dove purtroppo si patisce molto e si gioisce poco.
La proprietà attuale è alla ricerca disperata dell’ennesimo compratore, all’orizzonte sembrano esserci due cordate, ma non è chiaro se siano veramente in grado di gestire il calcio ad Arezzo.
È questo che più dispiace in vicende viste e riviste troppe volte. Da una parte abbiamo un socio attivo, Orgoglio Amaranto, che in questi anni, mentre c’era gente strana che andava e veniva lasciando i cocci, ha fatto miracoli per mantenere in piedi una società calcistica degna di questo nome, dimostrando di saper competere con strutture molto più blasonate e con una efficienza che farebbe impallidire squadre di serie A; abbiamo i ragazzi della curva Lauro Minghelli, che non hanno fatto mai mancare il loro appoggio ogni maledetta domenica, anche nei momenti più tormentati e difficili: quando le cose si sono messe male loro c’erano sempre e comunque.
E poi gli sportivi, che rischiano un infarto per il nervoso, e le maestranze, che hanno operato al Comunale tra mille difficoltà e patimenti anche economici, e non hanno fatto mai mancare la propria disponibilità.
Dall’altra parte invece troviamo sempre persone mosse da entusiasmo iniziale, salvo poi vedere poco a poco scemare il loro interesse, fino ad abbandonare la nave oramai ingestibile e piena di buchi, dove entra acqua dappertutto.
Ecco, non penso che la nostra Arezzo meriti l’ennesimo scivolone, la solita pantomima del vado, non vado.
Quello che i tifosi e gli sportivi chiedono è trasparenza, chiarezza e soprattutto garanzie. E questo è dovuto a tutti coloro che amano la maglia amaranto e che amano Arezzo.
E che hanno dimostrato in più di una occasione di sapersi rialzare e continuare a sognare. Non meritiamo un’altra volta paturnie e patemi d’animo.
E’ importante per i nostri cuori, è importante per l’Arezzo”.
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