Ancora un positivo al secondo piano della Rsa di Bucine, riapre il reparto di Medicina a Bibbiena

Il contagio nella Rsa è limitato al piano zero dove ventitre degenti su ventitrè sono risultati positivi.
Sono così due i positivi al secondo piano, sono anziani che erano già isolati dagli altri.
Tra operatori e degenti il bilancio è di 38 positivi.
Sono negativi i tamponi effettuati sui 15 pazienti ricoverati in Medicina a Bibbiena, dove si era registrato un paziente positivo nei giorni scorsi.
Il reparto, che era stato chiuso per precauzione, ora e’ aperto.
Sono così due i positivi al secondo piano, sono anziani che erano già isolati dagli altri.
Tra operatori e degenti il bilancio è di 38 positivi.
Sono negativi i tamponi effettuati sui 15 pazienti ricoverati in Medicina a Bibbiena, dove si era registrato un paziente positivo nei giorni scorsi.
Il reparto, che era stato chiuso per precauzione, ora e’ aperto.
Coronavirus, 27 i nuovi casi accertati, quindici in Valdarno

Nell’area aretina non limitati al capoluogo, sono segnalati solo 3 nuovi malati tra i quali una 29enne.
In Valtiberina ancora 5, tra i quali un diciannovenne.
Sono tutti a domicilio.
Il totale sale a 294, senza tenere conto dei quattro casi segnalati fino ad ora dai sindaci di Montevarchi e Castiglion Fiorentino e San Giovanni Valdarno.
Arezzo
– donna di 29 anni
– donna di 58 anniCasentino
– donna di 51 anni
– uomo di 57 anniValdichiana
– donna di 52 anni
– donna di 66 anniValtiberina
– donna di 36 anni
– donna di 41 anni
-donna di 46 anni
– donna di 62 anni
– donna di 19 anniValdarno
– uomo di 32 anni
– donna di 36 anni
– donna di 37 anni
– donna di 42 anni
– uomo di 42 anni
– donna di 43 anni
– donna di 51 anni
– uomo di 52 anni
– donna di 53 anni
– donna di 59 anni
– uomo di 81 anni
– uomo di 68 anni
– donna di 56 anni
– uomo di 56 anni
– uomo di 85 anni
In Valtiberina ancora 5, tra i quali un diciannovenne.
Sono tutti a domicilio.
Il totale sale a 294, senza tenere conto dei quattro casi segnalati fino ad ora dai sindaci di Montevarchi e Castiglion Fiorentino e San Giovanni Valdarno.
Arezzo
– donna di 29 anni
– donna di 58 anniCasentino
– donna di 51 anni
– uomo di 57 anniValdichiana
– donna di 52 anni
– donna di 66 anniValtiberina
– donna di 36 anni
– donna di 41 anni
-donna di 46 anni
– donna di 62 anni
– donna di 19 anniValdarno
– uomo di 32 anni
– donna di 36 anni
– donna di 37 anni
– donna di 42 anni
– uomo di 42 anni
– donna di 43 anni
– donna di 51 anni
– uomo di 52 anni
– donna di 53 anni
– donna di 59 anni
– uomo di 81 anni
– uomo di 68 anni
– donna di 56 anni
– uomo di 56 anni
– uomo di 85 anni
Covid-19 altri due casi a Castiglion Fiorentino

Lo comunica il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli
“si tratta di un cittadino attualmente ricoverarto all’Ospedale di Arezzo e della sua convivente, che è a domicilio perchè asintomatica. Salgono a sette le misure di quarantena attiva nel nostro territorio. In tutti i i nostri 5 casi nessuno è riconducibile come focalaio al nostro comune.
“si tratta di un cittadino attualmente ricoverarto all’Ospedale di Arezzo e della sua convivente, che è a domicilio perchè asintomatica. Salgono a sette le misure di quarantena attiva nel nostro territorio. In tutti i i nostri 5 casi nessuno è riconducibile come focalaio al nostro comune.
Virus nelle RSA, due positivi a Montevarchi

Lo annuncia il sindaco Chiassai aggiungendo che che saranno fatti tamponi per tutti.
Un caso riguarda un operatore della cooperativa e l’altro una degente.
Silvia Chiassai: “faremo un esposto alla Procura della Repubblica, avevamo fatto firmare un’auto certificazione a tutti i dipendenti della cooperativa con la quale si impegnavano a segnalare se erano stati a contatto con casi a rischio.
A quanto pare qualcosa non ha funzionato: non posso tollerare che con un dipendente a casa da una settimana in un momento del genere non ci si accerti perché fosse in malattia e non si proceda subito alla richiesta di un tampone”. “Sono 15 giorni che ho richiesto i tamponi”.
Un caso riguarda un operatore della cooperativa e l’altro una degente.
Silvia Chiassai: “faremo un esposto alla Procura della Repubblica, avevamo fatto firmare un’auto certificazione a tutti i dipendenti della cooperativa con la quale si impegnavano a segnalare se erano stati a contatto con casi a rischio.
A quanto pare qualcosa non ha funzionato: non posso tollerare che con un dipendente a casa da una settimana in un momento del genere non ci si accerti perché fosse in malattia e non si proceda subito alla richiesta di un tampone”. “Sono 15 giorni che ho richiesto i tamponi”.
Autoarticolato contromano di notte per 20 km sulla E45

Ha guidato per 20 chilometri contromano sulla E45, dal viadotto Puleto a San Giustino, dalla Toscana all’Umbria.
L’Autore è un autotrasportatore polacco che era alla guida di un mezzo pesante, per fortuna bloccato dalle forze dell’ordine in servizio per il controllo sul rispetto del decreto coronavirus, evitando così un grave incidente stradale, grazie anche al fatto che la superstrada la scorsa notte fosse deserta.
L’Autore è un autotrasportatore polacco che era alla guida di un mezzo pesante, per fortuna bloccato dalle forze dell’ordine in servizio per il controllo sul rispetto del decreto coronavirus, evitando così un grave incidente stradale, grazie anche al fatto che la superstrada la scorsa notte fosse deserta.
Falso volantino affisso sui portoni dei palazzi: la Questura mette in guardia i cittadini da possibili malintenzionati

In alcune province d’Italia sono stati rinvenuti, negli ultimi giorni, volantini che riportano in modo ingannevole l’intestazione del Ministero dell’Interno e l’emblema della Repubblica Italiana.
Numerose copie di questo falso avviso sono state ritrovate affisse in diverse città d’Italia tra cui Roma e Napoli, negli androni dei palazzi e sui muri dei quartieri.Nel contenuto si invitano eventuali non residenti degli stabili a “lasciare le abitazioni che li ospitano, per rientrare nel proprio domicilio di residenza”, perché sarebbe in corso una ipotetica attività di controllo negli stabili da parte delle Autorità.
Considerando che trattasi di un atto non riconducibile ad attività istituzionali, si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione e a non seguire le capziose indicazioni riportate.
Potrebbe, infatti, trattarsi di tentativi finalizzati a penetrare nelle abitazioni per compiere truffe o furti, in questo periodo di emergenza per covid-19.
Al momento non si registrano segnalazioni nella Provincia di Arezzo, tuttavia il rischio di cadere in questo tipo di raggiro è da ritenersi elevato.
Pertanto, chiunque si imbatta in simili volantini è pregato di segnalarne immediatamente la presenza alle Forze di polizia.
Allo stesso modo, e nell’ambito delle raccomandazioni più volte esplicitate alla collettività, si invita tutta la cittadinanza ad allertare le FF.OO. nel caso che persone che diano adito a sospetto tentino, con qualsiasi scusa o raggiro, di entrare nelle private abitazioni.
Numerose copie di questo falso avviso sono state ritrovate affisse in diverse città d’Italia tra cui Roma e Napoli, negli androni dei palazzi e sui muri dei quartieri.Nel contenuto si invitano eventuali non residenti degli stabili a “lasciare le abitazioni che li ospitano, per rientrare nel proprio domicilio di residenza”, perché sarebbe in corso una ipotetica attività di controllo negli stabili da parte delle Autorità.
Considerando che trattasi di un atto non riconducibile ad attività istituzionali, si invitano i cittadini a prestare la massima attenzione e a non seguire le capziose indicazioni riportate.
Potrebbe, infatti, trattarsi di tentativi finalizzati a penetrare nelle abitazioni per compiere truffe o furti, in questo periodo di emergenza per covid-19.
Al momento non si registrano segnalazioni nella Provincia di Arezzo, tuttavia il rischio di cadere in questo tipo di raggiro è da ritenersi elevato.
Pertanto, chiunque si imbatta in simili volantini è pregato di segnalarne immediatamente la presenza alle Forze di polizia.
Allo stesso modo, e nell’ambito delle raccomandazioni più volte esplicitate alla collettività, si invita tutta la cittadinanza ad allertare le FF.OO. nel caso che persone che diano adito a sospetto tentino, con qualsiasi scusa o raggiro, di entrare nelle private abitazioni.
Albanese evaso fugge in auto e poi a piedi, riacciuffato e arrestato

La Polizia Stradale di Arezzo, nel tardo pomeriggio di ieri, in autostrada del sole e nei pressi del casello di Arezzo, ha intercettato ed arrestato un albanese di trent’anni.
Erano circa le 18.30 quando una pattuglia della Sottosezione di Battifolle, che stava effettuando un posto di controllo fuori del casello di Arezzo finalizzato anche alle verifiche sul rispetto delle misure di contenimento al COVID 19, si accorgono che un’autovettura Citroen, con targa italiana e con due persone a bordo, appena uscita dal casello svoltava bruscamente verso Viciomaggio.I poliziotti, ritenuto che fosse una manovra per eludere il controllo, salgon in macchina e la inseguono.
Il conducente della Citroen accellera cercando di approfittare del vantaggio che aveva accumulato e si infila all’interno dell’abitato di Viciomaggio senza però riuscire a far perdere le proprie tracce tanto che, sentendosi oramai in trappola, abbandona l’auto e scappa a piedi assieme al suo compagno, dividendosi i due direzioni.
Nel frattempo i poliziotti richiedono rinforzi e arrivano altre pattuglie della Sottosezione di Battifolle, coordinate in una manovra a tenaglia individuano e fermano i due albanesi, risultati entrambi trentenni.
Dagli accertamenti effettuati viene verificato che uno dei due, il passeggero, è evaso dalla detenzione domiciliare dove sta scontando una pena di 2 anni e 5 mesi di reclusione impostagli dalla Corte di Appello di Venezia per traffico di stupefacenti e uso di documentanti falsi: ora dovrà scontarla presso il carcere di Sollicciano.
Il conducente invece viene invece sanzionato per oltre 5.500 € per guida senza patente e per avere violato le misure di contenimento al COVID 19.
Erano circa le 18.30 quando una pattuglia della Sottosezione di Battifolle, che stava effettuando un posto di controllo fuori del casello di Arezzo finalizzato anche alle verifiche sul rispetto delle misure di contenimento al COVID 19, si accorgono che un’autovettura Citroen, con targa italiana e con due persone a bordo, appena uscita dal casello svoltava bruscamente verso Viciomaggio.I poliziotti, ritenuto che fosse una manovra per eludere il controllo, salgon in macchina e la inseguono.
Il conducente della Citroen accellera cercando di approfittare del vantaggio che aveva accumulato e si infila all’interno dell’abitato di Viciomaggio senza però riuscire a far perdere le proprie tracce tanto che, sentendosi oramai in trappola, abbandona l’auto e scappa a piedi assieme al suo compagno, dividendosi i due direzioni.
Nel frattempo i poliziotti richiedono rinforzi e arrivano altre pattuglie della Sottosezione di Battifolle, coordinate in una manovra a tenaglia individuano e fermano i due albanesi, risultati entrambi trentenni.
Dagli accertamenti effettuati viene verificato che uno dei due, il passeggero, è evaso dalla detenzione domiciliare dove sta scontando una pena di 2 anni e 5 mesi di reclusione impostagli dalla Corte di Appello di Venezia per traffico di stupefacenti e uso di documentanti falsi: ora dovrà scontarla presso il carcere di Sollicciano.
Il conducente invece viene invece sanzionato per oltre 5.500 € per guida senza patente e per avere violato le misure di contenimento al COVID 19.
Spaccia eroina con la mascherina Ffp3, arrestato

Con la mascherina a coprire bocca e naso, nei pressi nel quartiere “Giglio”,negli ultimi giorni aveva tenuto comportamenti sospetti nel quartiere “Giglio”, al punto da allarmare i residenti della zona che hanno quindi informato i militari dell’Arma della locale Stazione.
I Carabinieri, nonostante i giorni di emergenza sanitaria, hanno avviato un’attività investigativa al fine di monitorare e pedinare il soggetto.Nel fine settimana il blitz dei Carabinieri che, avendolo notato nuovamente frequentare la zona con atteggiamento guardingo, hanno deciso di intervenire effettuando una perquisizione sul soggetto, rivenendo venti grammi di eroina suddivisi in ventidue dosi.
Le operazioni sono state estese all’abitazione del soggetto dove i militari hanno trovato 325 euro in contanti, ritenuto frutto dell’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti e tre telefoni cellulari che l’arrestato utilizzava per tenersi in contatto con i clienti.
L’uomo arrestato in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dai Carabinieri della Stazione di Montevarchi, è un disoccupato nigeriano con precedenti di polizia, richiedente asilo, su disposizione dell’autorità giudiziaria, tradotto presso la casa circondariale di Arezzo oltre ad essere sanzionato per via amministrativa come previsto dal recente decreto del Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Singolare il fatto che lo spacciatore in questione si fosse dotato di una mascherina modello Ffp3, con filtro incorporato, per effettuare i suoi traffici illeciti anche in questi giorni di emergenza sanitaria.
I Carabinieri, nonostante i giorni di emergenza sanitaria, hanno avviato un’attività investigativa al fine di monitorare e pedinare il soggetto.Nel fine settimana il blitz dei Carabinieri che, avendolo notato nuovamente frequentare la zona con atteggiamento guardingo, hanno deciso di intervenire effettuando una perquisizione sul soggetto, rivenendo venti grammi di eroina suddivisi in ventidue dosi.
Le operazioni sono state estese all’abitazione del soggetto dove i militari hanno trovato 325 euro in contanti, ritenuto frutto dell’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti e tre telefoni cellulari che l’arrestato utilizzava per tenersi in contatto con i clienti.
L’uomo arrestato in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dai Carabinieri della Stazione di Montevarchi, è un disoccupato nigeriano con precedenti di polizia, richiedente asilo, su disposizione dell’autorità giudiziaria, tradotto presso la casa circondariale di Arezzo oltre ad essere sanzionato per via amministrativa come previsto dal recente decreto del Governo per contrastare la diffusione del Coronavirus.
Singolare il fatto che lo spacciatore in questione si fosse dotato di una mascherina modello Ffp3, con filtro incorporato, per effettuare i suoi traffici illeciti anche in questi giorni di emergenza sanitaria.
“Giunge improvvisa la notizia del decesso di Ivana, nostra concittadina di Castelfranco di Sopra, di 80 anni, risultata positiva al COVID-19 presso la Residenza assistita di Bucine.
Nei giorni scorsi era stata ricoverata di urgenza all’ospedale San Donato di Arezzo.
In questo momento siamo particolarmente vicini alle figlie e i al genero, un dipendente comunale.
La situazione epidemiologica a Bucine è grave per la grande incidenza dei contagiati e la loro età avanzata.
L’altro nostro residente nella RSA di Bucine contagiato dal virus non presenta alcun sintomo influenzale.
L’Amministrazione e tutta la Comunità di Castelfranco Piandiscò è vicina a tutti coloro che sono in isolamento, agli anziani e alle famiglie che stanno soffrendo con loro per le molteplici situazioni di disagio”.
“Giunge improvvisa la notizia del decesso di Ivana, nostra concittadina di Castelfranco di Sopra, di 80 anni, risultata positiva al COVID-19 presso la Residenza assistita di Bucine.
Nei giorni scorsi era stata ricoverata di urgenza all’ospedale San Donato di Arezzo.