Quei pavidi dei comandanti in capo di Forza Italia aretina (Mugnai e D’Ettore, per chi non avesse compreso) se ne stanno zitti in un angolo in attesa che passi la bufera.
Lo stesso fanno quelli della Lega, che ad Arezzo non hanno nessuno in grado di scrivere in italiano corretto e si rifugiano in Piemonte, dove hanno pescato la Nisini.
Zitti, bocche cucite, anche la pimpante senatrice miracolata e assessore a Palazzo Cavallo, non si pronuncia.
Si limita a sorridere.
Non parliamo dei Fratelli d’Italia, non pervenuti.
L’unica rimasta al fianco del sindaco è la senza partito Lucia Tanti.
Un po’ poco per puntare alla rielezione…
Questi sono segni chiari che l’ultima vicenda delle intercettazioni su Multiservizi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Probabilmente nessuno degli alleati di governo vuole accostare la propria immagine a quella di Ghinelli e così nasce l’idea di dare la responsabilità del disarcionamento ai livelli più alti, quelli che Ghinelli non ha di fronte a pochi centimetri o metri dal ciuffo.
Chissà, potrebbe essere rifissato per marzo il matrimonio con la ex Lady Coca Cola Marjorie… sempre che lei sia ancora dell’idea di convolare e non rinvii la decisione ai livelli più alti…