A Lucca e Volterra il Comune ha estratto il cartellino rosso: per tre anni non potranno più essere aperte nuove attività mangerecce.
La decisione di bloccare l’invasione di mangifici nei due centro storici i due comuni l’hanno presa in accordo con le associazioni di categoria, commercianti e artigiani.
L’ordinanza del sindaco- lo riferisce il Corriere fiorentino- è già entrata in vigore, dopo la delibera della Regione e l’ok della Soprintendenza che- scrive ancora il Corriere fiorentino – è sempre stata d’accordo.
A Volterra il Comune non si ì limitato a frenare l’invasione mangereccia, mentre nel centro storico stavano chiudendo decine di laboratori artigiani dell’alabastro: ha anche deciso di ridurre drasticamente la Tari a chiunque voglia rilanciare una attività che ha reso famosa nel mondo la cittadina etrusca.
Questo succede Lucca e a Volterra.
Ma se è possibile che succeda in due città d’arte della Toscana, in un’altra, come Arezzo, che nulla ha da invidiare a Lucca e Volterra sul piano dell’arte e della tradizione artigiana, nel centro storico non c’è piu’ traccia di botteghe e laboratori artigiani: mentre ad ogni angolo crescono mangifici in maniera indiscriminata.
Sarà anche per questo che in giro ci sono sempre più aretini obesi.
Non che il Comune debba controllare il peso dei suoi cittadini, ma seguire l’esempio di Lucca e Volterra più che possibile, sarebbe auspicabile