Vedendo Piazza San Francesco, specie in inverno, nei giorni feriali e nelle ore serali, sembra che sia stato ordinato il coprifuoco: una piazza desolatamente vuota e buia, con una illuminazione pubblica del tutto insufficiente ed una pavimentazione alquanto sconnessa.
La situazione peggiora di molto, quando sono chiusi alcuni degli esercizi commerciali antistanti la piazza, primo fra tutti il Caffè dei Costanti, locale storico da sempre caro agli aretini, le cui insegne sono spesso (forse un po’ troppo spesso !) spente.
E non è che, sotto questi aspetti, le cose vadano molto meglio nelle vie limitrofe, come via Guido Monaco, via Madonna del Prato e via Cavour, ovvero nel cosìdetto quadrilatero del cibo. A ciò aggiungasi che questa piazza – sarà certamente un caso – , negli ultimi anni, è stata quasi totalmente esclusa dal giro degli spettacoli e delle manifestazioni all’aperto, a tutto vantaggio di altre piazze cittadine, quali Piazza S.Agostino e Piazza Grande: nella stagione estiva gli spettacoli svoltisi in San Francesco si contano sulle dita di una mano, ed in quella invernale, nessuno degno di essere ricordato, neppure nell’ambito della tanto reclamizzata “Arezzo Città del Natale”.
Ora, non conosciamo i motivi di questo oblio e se essi siano addebitabili all’ incuria del pubblico o del privato, ma non è accettabile che quello, che è stato definito come “il salotto buono di Arezzo”, venga tenuto allo stato di un bouduir arredato all’IKEA.
Io che vivo all’inizio di via Madonna del Prato e mi sta bene così, casino alla sera non ne voglio, che facciano pure spettacoli a sant’Agostino, la notte voglio dormire tranquillo che mi sveglio presto per andare a lavorare.
Se l’Etrusco vuole il casino si faccia organizzare gli spettacoli sotto casa sua, così gode.