Caro Casi cui prodest sta sortita?

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I cugini francesi scartano e noi, poveri sciocchi toscani ed in particolare aretini, raccogliamo.

Prima ci siamo fatti sfilare, dai cuginetti, la gestione delle acque, poi i bus e la luce.
Ed ora che facciamo?

Tanto per non restare indietro dopo che un referendum a Parigi ha messo definitivamente al bando i monopattini elettrici NOI aretini da oggi, 30 maggio, tronfi tronfi annunciamo “Una novità – sottolinea l’assessore Alessandro Casi – funzionale al modello di città ecologica e smart che intendiamo perseguire.
I monopattini non sono una scelta estemporanea ma s’inseriscono in un sistema integrato il cui perno è la mobilità ciclo-pedonale e che avvicina Arezzo a standard europei.
Grazie ai gps montati su ciascuno saremo in grado di vedere quali sono i percorsi maggiormente utilizzati e dunque capire come intervenire ulteriormente per incentivare la sostenibilità
”.

Evidentemente un elegante gesto di solidarietà verso la società società Tier Mobility che perdendo l’appalto francese, scade a settembre, si rifà con quello aretino.

Sappiamo che la solidarietà è nel DNA degli aretini, ma questa francamente è davvero troppa. Come abbiamo ricordato prima l’acqua, poi i trasporti e luce ed adesso anche questa.
E’ del tutto evidente che la domanda sorge spontanea: CUI PRODEST?

Vogliamo sperare, anche per confortare i tanti, che l’assessore Casi in questo caso che poi è uno dei casi sappia dare celermente una risposta a cui prodest!

Leggi anche: Risolto il problema della mobilità ad Arezzo

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