Arezzo, città d’arte, di cultura e… di crateri. Sì, perché le strade del nostro amato comune somigliano sempre più a un omaggio a certi formaggi svizzeri, con la differenza che nel nostro caso nessuno si diverte a mangiarli, ma qualcuno rischia di finirci dentro.
L’ultima segnalazione arriva da una nostra lettrice, che ci racconta di una buca in via della Chimera, probabilmente aperta per manutenzione, ma poi lasciata lì, forse nella speranza che Madre Natura, mossa a compassione, provveda a richiuderla da sola. Oppure, ipotizziamo con un moto di ottimismo, che gli operai, travolti dall’entusiasmo del weekend imminente, abbiano rimandato il lieto evento della chiusura a lunedì mattina. Nel frattempo, pedoni e automobilisti potranno godersi il brivido di un’improvvisa prova di agilità o il piacere di un’imprevista revisione alle sospensioni della propria auto.
Il nostro lettore, con squisito senso dell’ironia, suggerisce che la buca possa essere stata lasciata lì per creare il perfetto guazzetto per le nane all’ultimo grido. Un gesto di sensibilità animalista? Un esperimento per verificare la capacità di adattamento degli aretini alla guida su percorsi a ostacoli? O forse un test per le nuove sospensioni delle auto cittadine? Chissà.
Nel dubbio, aspettiamo con ansia di vedere se lunedì la buca sparirà come per magia o se diventerà un’attrazione turistica. Magari con tanto di cartello: “Monumento alla pazienza degli aretini”.