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venerdì, Maggio 2, 2025
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Arezzo, crediti inevasi per 72,5 milioni di euro: il Comune intensifica la riscossione

Il Comune di Arezzo rafforza le azioni per recuperare i crediti inevasi e garantire servizi più efficienti.

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L’assessore Merelli: “Il mancato pagamento pesa su tutta la collettività. Rafforzeremo le azioni di recupero”

Il Comune di Arezzo ha completato il riaccertamento dei residui, un’operazione chiave per la redazione del rendiconto 2024, evidenziando una situazione complessa in termini di crediti e debiti. Dai dati emerge un ammontare di residui attivi, ossia crediti da riscuotere, pari a 72,5 milioni di euro, a fronte di residui passivi (debiti) per 25,6 milioni di euro.

Le principali difficoltà riguardano la riscossione dei crediti, soprattutto dai cittadini. Tra le somme non incassate figurano: 19 milioni di euro per la TARI, 14,8 milioni per l’IMU, 9,8 milioni per sanzioni del Codice della Strada, 2,4 milioni per altre sanzioni e risarcimenti, 0,7 milioni per tributi minori e 2 milioni per tariffe e proventi vari.

Nonostante ciò, il Comune di Arezzo si distingue per la puntualità nei pagamenti ai fornitori, con una media di saldo anticipato di 18 giorni. Tuttavia, il mancato incasso di circa 50 milioni di euro da tributi, sanzioni e tariffe obbliga l’ente a effettuare accantonamenti di bilancio per coprire tali crediti, riducendo così le risorse disponibili per i servizi pubblici.

“L’evasione di tasse e tributi ha un impatto negativo su tutta la comunità, limitando le risorse per servizi più efficienti – ha dichiarato l’assessore al bilancio e tributi, Alberto Merelli –. Per questo, oltre a un appello al senso civico, l’Amministrazione rafforzerà le procedure di riscossione, compresa quella coattiva. Al tempo stesso, restano attive le possibilità di rateizzazione per agevolare i cittadini in difficoltà. Il recupero crediti è essenziale per garantire stabilità finanziaria e migliorare i servizi pubblici”.

2 Commenti

  1. Ma sono dati spaventosi! E nessuna vera spiegazione di come si possa essere giunti ad accumulare un buco di questa entità senza essere ricorsi ai ripari, nessuna indicazione men che vaga per invertire il trend. E te credo che con questo buco tutte le strade della città sono una buca!

    Sono 750€ a cittadino lattanti compresi…quasi 200€ a testa per la TARI, più di 150€ a testa per l’IMU…non penso che i debitori siano tutti indigenti…le cartelle poi magari le spediscono dopo 5 anni al limite con la prescrizione per evitarla, ma intanto uno può essere deceduto, può essere uccel di bosco, un’azienda può essere stata chiusa etc.

    E i pignoramenti? I fermi amministrativi alle auto? Non si dice niente su come il problema possa essersi incancrenito, sulle azioni concrete che s’intendono prendere. Nessun politico di opposizione, nessun giornalista che intervenga con un’analisi del problema…di grazia che il Comune ci dà la bella notizia, mentre una stampa ( non è una critica alla volenterosa Ortica) che non si limita a fare la passacarte e sito degli annunci e un’opposizione politica attenta dovrebbero essere loro a tirare fuori il problema.

    E poi vi dico…sono una persona come tante…ho uno studio professionale con un collega e paghiamo uno sproposito di TARI…500/600€…producendo qualche rarissimo kg di carta, plastica e cicche di rifiuti all’anno…prendo qualche multa per divieto di sosta per posteggi “innocui” mentre vedo auto posteggiate impunemente al Prato…pago l’IMU( anche se ridotta) per fabbricati inagibili che nessuno vuole…leggo questi dati e non so perché ma mi sento veramente un coglione.

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