La base di questo nuovo modello concettuale sta nell’affermazione scientifica che il corpo ottiene la sua energia per vivere dall’unione tra idrogeno ed ossigeno nei mitocondri cellulari.
Il frutto dell’incontro tra idrogeno ed ossigeno è una nuova molecola chiamata ATP (Adenosintrifosfato), che si forma nel ciclo di Krebs. Il cibo non contiene ATP, si forma in noi. Questo ciclo è stato così chiamato dal suo scopritore, Hans Adolf Krebs.
Il quadro biochimico è il seguente:
- L’idrogeno proviene dagli acidi grassi alimentari.
- L’ossigeno proviene dalla respirazione.
- Il processo biochimico tra idrogeno ed ossigeno avviene nei mitocondri, strutture presenti e attive in ogni cellula.
Il corpo umano è quindi una struttura biologica ad idrogeno. Nella reazione energetica del ciclo di Krebs si forma ATP, acqua ed anidride carbonica:
- L’acqua è utilizzata dalle cellule, mentre l’eccesso viene eliminato con l’urina.
- L’anidride carbonica viene eliminata con l’espirazione.
Ho chiamato questa nuova visione energetica “sistemica molecolare” ed ho descritto tutto questo scenario biochimico metabolico nel mio libro La Nuova Scienza dell’Alimentazione.
Il libro propone colazioni, pranzi e cene applicando il metodo molecolare, superando il calcolo giornaliero delle Calorie. Ringrazio le migliaia di persone che hanno già accolto questo libro, disponibile nelle librerie e su Amazon.
La salute sta anche in una libreria, non solo in farmacia.
VECCHIA SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE
La base di questo modello concettuale sta nel pensare che il corpo umano tragga la sua energia per vivere dal calore ottenuto attraverso la reazione tra ossigeno e carbonio.
Il calcolo delle Calorie fornite dagli alimenti esprime il potere calorifico posseduto da ciascun cibo ingerito. Le Calorie si misurano attraverso il calorimetro, uno strumento in cui gli alimenti vengono bruciati per misurare il calore prodotto. Il calorimetro è essenzialmente un forno che simula la combustione del cibo.
Questa visione “termica” degli alimenti rispecchia il contesto scientifico del secolo scorso, dominato dall’economia degli idrocarburi (carbone, petrolio, metano). Ma il corpo umano non è una caldaia.
La formulazione del potere calorifico degli alimenti fu definita da un ingegnere minerario, Atwater, nel 1910:
- 1 grammo di carboidrati fornisce 4 Calorie,
- 1 grammo di proteine fornisce 4 Calorie,
- 1 grammo di lipidi fornisce 9 Calorie.
Vitamine e minerali non sono considerati, poiché non forniscono Calorie. Tuttavia, nel corpo umano non avviene alcuna combustione, cioè non si ha unione diretta tra carbonio e ossigeno. Se il corpo umano utilizzasse il calore come fonte diretta di energia, brucerebbe.
Occorre quindi superare questa visione “termica” e adottare una visione “sistemica”, ovvero comprendere il viaggio delle singole molecole alimentari all’interno del corpo umano.
Conclusione
La Nuova Scienza dell’Alimentazione si basa su una comprensione più avanzata dell’energia biologica. Il corpo umano non è un motore a combustione, ma un sistema biochimico altamente sofisticato che genera energia attraverso i mitocondri e la formazione di ATP. Superando il calcolo delle Calorie, possiamo adottare un approccio più naturale e scientificamente fondato alla nutrizione e al benessere.