A volte, la mattina, quando attraverso il parco e vedo i merli che “pedinano” in cerca di insetti, mi colpisce la loro agilità, anche se non regge il confronto con quella dei passerotti. Hanno tutti una voracità famelica, e in un certo senso mi somigliano.
Pochi giorni fa mi sono divorato mezzo salamino, tagliato a fette spesse un dito, ed è stata una soddisfazione incredibile, mentre gli altri si limitavano al cappuccino al bar. Sì, sono vorace, mi adatto a tutto. Negli anni Settanta, al mercato dei ladri di Bangkok, una venditrice di banane e noci di cocco mi offrì parte del suo piatto di gamberi fritti. Ho assaggiato di tutto: dalla zuppa forte con serpente al pesto di insetti cotti. Dall’Asia all’Africa, e persino in America, mi adatto a tutto, proprio come un maiale.
Tra l’altro, secondo lo zodiaco cinese, il mio segno è lo Scorpione, ma potrei benissimo essere un maiale. È educativo osservare una monta suina; da ex mangimista e mezzo allevatore, restavo incantato davanti a quegli accoppiamenti.
Sarò un maiale o un uccello con la testa stramba? O forse il mio io profondo si manifesta così, soprattutto con il cibo?
Certo, a volte mi capita di scrivere di lombrichi che fanno bungee jumping quando vanno a pesca, o che criticano chi gli sta davanti dicendo: “Hai la faccia come il culo!” Ma no, non mi ci vedo, anche perché i lombrichi non hanno la mia agilità, e io mi sono sempre mosso bene.
Forse, in queste mie esternazioni, uno psicanalista potrebbe scoprire la mia vera personalità, il mio io profondo. Chissà, potrei essere una cavia da studio. Ma intanto, datemi un buon salame, e io porto il vino!