Cosa ha fatto Elon Musk? Molti non lo sanno. Oltre ad aver creato Tesla, l’auto elettrica, e trasformato Twitter in X, ha lanciato in orbita un “trenino” di satelliti che copre l’intero pianeta in soli 90 minuti. Si tratta di Starlink, una rete globale di satelliti a circa 500 chilometri dalla Terra, pensata per garantire comunicazioni senza interruzioni. Starlink ha già mandato in pensione i “buchi” della banda larga e del 5G, risparmiando lavoro e costi inutili. Ad oggi conta 4 milioni di clienti e offre abbonamenti per privati a partire da 29 euro al mese. Anche Bezos, il fondatore di Amazon, sta pensando a una soluzione simile, ma Musk è già avanti.
Ma allora, Musk è davvero un “diavolo dal mantello nero”, come qualcuno lo dipinge? Prima sembrava avere un cuore rosso e democratico… Ma no, non è un diavolo: è semplicemente uno che investe nel futuro e nella scienza.
E gli altri? Ci sono progetti simili in Occidente? Purtroppo, no. L’Europa ha un progetto sulla carta, ma su quale carta? Dov’è? Chi lo realizzerà? Con quali soldi? E chi parteciperà? Forse tra dieci anni riusciranno a mettere in orbita qualche satellite, sempre che trovino ancora spazio libero. E con quali vettori? Forse useranno quelli di Musk, che sono riutilizzabili?
A volte le critiche e i pregiudizi assomigliano ai miraggi di Don Chisciotte: confondono la realtà con illusioni e mulini a vento.