Svegliarsi durante la notte, restare sveglio al buio, e pensare. E’ una esperienza che abbiamo vissuto tutti. Al buio della notte i pensieri negativi sono dominati. Esiste una sindrome chiamata “Mind After Midnight”: la mente dopo mezzanotte. La mente umana non può stare sveglia dopo la mezzanotte.
Ci sono milioni di persone che sono sveglie nel cuore della notte e ci sono prove abbastanza convincenti che il loro cervello non funzioni bene come durante il giorno. La mente dopo mezzanotte ha il picco più basso di pensieri positivi, mentre quelli negativi si trovano al loro punto più elevato.
Questa oscillazione naturale influenza il modo in cui una persona interpreta i fatti e le circostanze e il proprio comportamento. Si afferma: “durante la notte voglio dormire tranquillo” per significare di voler evitare azioni negative realizzare durante la giornata. Succede che la veglia notturna altera la regolazione degli affetti negativi, promuovendo il pensiero depressivo, ansioso e/o paranoico.
Quindi i pensieri durante la notte tendono ad essere negativi. Nel buio della notte non ci sono colori, e si finisce per avere pensieri ed emozioni diverse più negative, con incubi, rispetto al giorno, ad essere svegli.
C’è una spiegazione scientifica. Si chiama “ omeostasi sinaptica” : la veglia continua porto alla saturazione delle sinapsi e ad una ridotta trasmissione del segnale nervoso tra i neuroni del cervello.
Significa che, come una fibra muscolare in continua contrazione finisce per perdere la forza, anche il sistema nervoso cerebrale, alla fine perde la sua capacità di essere efficace. Il sonno aiuta il ripristino dell’omeostasi sinaptica, cioè fornisce al cervello riposo.
La tendenza a visualizzare le informazioni sotto una luce negativa o minacciosa, è massima di notte.
Le emozioni e i pensieri negativi nella mente dopo mezzanotte attivano il sistema simpatico che aggrava paura e giudizio negativo.
Si perde il sonno e si blocca il sistema parasimpatico. Tra la mezzanotte e le ore 6 il nostro organismo e’ molto più debole ed esposto sia nella mente sia nel corpo.
Può scattare un forte desiderio di mangiare cibo in modo compulsivo: night eating syndrome (NES).
Ho scritto questo post per evidenziare che nel buio della notte siamo più deboli ed esposti, soli. Le nostre azioni vissute durante il giorno vengono giudicate dalla mente dopo mezzanotte. L’umiltà della notte.