Ottantenne uccise la moglie malata di Alzheimer: ora è libero, attende il processo

Un gesto estremo nato dalla fragilità e dallo stress di un uomo di fronte alla malattia della moglie

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Tribunale

Alessandro Sacchi, 80 anni, che il 21 giugno 2024 uccise la moglie Serenella Mugnai con un colpo di pistola, è tornato libero dopo la revoca delle misure cautelari. Dopo un periodo in carcere e ai domiciliari in una Rsa, il giudice ha ritenuto cessate le esigenze restrittive. La decisione è stata influenzata dalla perizia psichiatrica, che ha evidenziato come l’uomo avesse agito in uno stato di grave stress traumatico, con una riduzione temporanea delle capacità di intendere e volere, senza inclinazioni criminali.

La tragedia è avvenuta in un contesto di crescente tensione dovuta alla malattia della moglie, che aveva stravolto la loro vita di coppia. Nonostante il ritorno a casa, Sacchi vive un’esistenza segnata dalla solitudine e dal rimorso. L’11 gennaio 2025 inizierà il processo davanti alla Corte d’Assise, che dovrà valutare l’entità della pena, considerando anche la sua incompatibilità con il carcere.

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