In un anno 138 miliardi di euro per il Servizio Nazionale Sanitario. Sono pochi.
Ma siamo sicuri che sia la sola strada giusta per la nostra salute?
E’ e sarà la demografia a far collassare la sanità.
Il numero delle persone avanti negli anni colpite patologie croniche degenerative, diabete – aterosclerosi – malattie cardiovascolari – tumori… e’ sempre più elevato.
Si vive più a lungo ma spesso in malattia.
Siamo entrati nello spazio di non ritorno del collasso del sistema di assistenza sanitaria. Occorre un netto cambio di paradigma, una revisione globale del modello “culturale” della salute. Si possono stanziare ancora altri miliardi ma saranno sempre insufficienti.
Le file per accedere ai servizi sanitari continueranno a crescere e l’ insoddisfazione aumenterà.
Certo in questa fase temporale occorre impegnare più risorse economiche per la salute, ma occorre anche una nuova visione della salute.
Ci vuole una rivoluzione culturale di tutti noi verso la salute.
La ricerca scientifica indica che i determinati di salute sono: 30 % genetica – 20% servizio sanitario – 50% stile di vita personale.
Cioè noi siamo responsabili per il 50% della nostra salute.
Solo il 20% dello stato di salute della popolazione dipende dal servizio sanitario che costa 138 miliardi di euro all’anno.
Siamo dominati dal concetto di delega: delegare ai farmaci, ai medici ciò che possiamo realizzare con la nostra volontà per vivere in una condizione di salute.
Concepiamo la salute solo come assenza di malattia.
Non conosciamo il nostro corpo biologico, l’unico posto dove viviamo ogni giorno. Come ha scritto un autorevole scrittore.
Siamo chiamati a superare il limite della delega per alzare l’orizzonte verso un impegno personale per avere e mantenere la nostra salute.
L’atto alimentare e’ il fondamento della nostra salute.
Viviamo in una società obesiogena, creatrice di obesità e sovrappeso.
Il modello di produzione agricolo e industriale contribuisce alla diffusione dell’accumulo di massa grassa corporea che genera patologie degenerative.
L’immagine di vedere nella stessa sede il supermercato e la farmacia e’ davanti a noi.
Si mangia male e si va in farmacia.
Curiamo i sintomi senza affrontare e rimuovere la causa, così finiamo per essere consumatori a vita di farmaci e del servizio sanitario nazionale.
La logica e’ vivere più a lungo, pero’ malati.
Ciascuno di noi e’ padrone della sua salute.
La conoscenza genera salute.
L’immagine a sinistra dà un contenuto concreto a quanto ho scritto: come l’eccesso di grasso corporeo possa generare patologie.
La funzione del tessuto adiposo e’ essere il deposito di energia per tutte le cellule corporee.
Questa funzione viene alterata da una alimentazione errata. Si genera una disfunzione dell’organo adiposo che nel tempo causa le varie patologie degenerative.
Venerdì 20 settembre a Viareggio, sede Il Principino, ore 19 terrò una relazione su questi argomenti.