ARTISTE MAI CONSIDERATE
Alcune volte lungo le strade sterrate di campagna trovavamo dei piatti scuri impolverati.
Di regola sembravano deile liste dei tronchi d’albero segati, ms con poche e distanziate linee degli anni, come un disco di musica in vinavil, ma più spesso.Continua a leggere
Se ne poteva vedere una giovane ancora bella corposa e pure leggermente fumante, come Pollicino indicavano il loro tragitto tra le carraie di una volt, e pensare che anche in molte strade di Arezzo non ancora asfaltate si potevano vedere nelle loro esposizioni.
Erano delle vere e proprie sculture, dettate da un naturale spirito artistico della specie, in cui l’arte si sprigionava in modo semplice e spontaneo.
Avete mai preso una girella al bar, e notato la somiglianza con quelle opere, certo il pasticcere usa la proPria e razionale disposizione, ma la bestia no, sprigiona inconsciamente senza guardare il sui piccolo capolavoro di rosone in terra, e molte volte lo raddoppia…, si la buina de vacca è un opera artistica!!
LA MI NONNA E IL BILLO TROMBATORE
La mi’ nonna Gioconda Rosadini di Viciomaggio, nipote di colui che fu chiamato a riconoscere il cadavere del bandito Gnicche, spesso partiva avendo” inguluppato “nella su’ pannuccia il su’ billo maschio, che non falliva colpo.Continua a leggere
Prima che lei si trasferisse nella periferia d’Arezzo, tra Agazzi e la Bagnaia, pochi allevavano i tacchini, e lei regalando alcuni esemplari delle sue covate, quando ebbe seminato tutto il circondario, portava al piacere il suo billo, e riceveva in cambio conigli, o altro, piccioni, e pure prodotti d’orto.
Il mi’ nonno, fiorentino doc, un uomo robusto con degli occhi celesti che sprigionavano fuoco, era sempre arrabbiato di queste faccende e al suo ritorno la rimproverava, ” tussei ‘na megera!!”.
UNA TRIADE PARTICOLARE
Memmo era l’unico che si era sposato, con Margherita, che presto rimase paralizzata alle gambe, e ogni sabato, si recava, con il vestito gessato marrone, e il suo cappello buono di color grigio, al casino, e poi dalle sue ospitali amiche, fino a quando gli resse, era addetto ai suini, all’orto e alla miccia, oltre che al lavoro nei campi.Continua a leggere
Il fratello, Lazzero, era quello, che pensava alla stalla delle bestie bianche, silenzioso e l’ unico fervente cristiano, pregava sempre, al lavoro, e anche quando dormiva.
Ognuno aveva la sua camera, e una volta il suo nipote, pensando di trovarlo con qualcuno, in quanto sentiva parlare dalla camera accanto, entrando lo vide pregare, disteso nel letto, sognava e pregava, di carnagione cinerea, non dava confidenze lui viveva solo con la sua fede.
Il terzo, il Bidio, così l’ho sempre chiamato era il cantiniere insieme al mio nonno Pietro, quest’ultimo uno dei primi periti agrari delle Cascine di Firenze, specializzato in enologia. Facevano un vino ottimo, avevano a disposizione una cantina da più di 200 q.li, la mattina facevano entrambi colazione con fette di pane bagnato e olio aceto e sale e pure parmigiano, il pane bagnato per i denti a dentiera e il parmigiano per stimolare la sete di vino, che non ce n’era bIsogno, stavano tutto il santo giorno nella loro fresca cantina fin tanto che la mia nonna non ricordava l’ora dei pasti.
Il Bidio, sempre con il gilet grigio, pantaloni grigi, coppola grigia e camicia bianca, ma per il tempo grigia anch’essa, aveva in camera sua, un fucile a trombone, le punte dei fulmini, che erano punte di frecce paleolitiche trovate nelle colline circostanti, e fu lui che mi indicò le fungaie della zona.
Non si era sposato, ma certamente etero; infatti venne ad aiutare mia madre una ex novizia, una donna alta, bionda, con un seno prosperoso e un giorno essendo andata a cogliere i fichi con la scala nell’orto attiguo quasi alla cantina, infattili li divideva un muretto e un cancello ormai chiuso da anni, murato dai detriti di terra, e il Bidio vedendo traballare la scala e le gonne tirate a mo’ di mutandoni, e quelle colonne di pelle bianca, si superò in agilità, scavalco’ in un attimo il cancello e si pose a sostenere la puledra smonnacata.
Dopo qualche giorno, la donna se ne andò di propria volontà, era incinta……, ma non del Bidio.