Il cibo attrae e seduce attraverso il suo linguaggio stimolante i cinque sensi alimentari.
Il cibo aspetta la mano dell’uomo, consapevole di essere più forte.
La nostra mano sceglie il cibo guidata dai colori, odori, sapori. La mano porta il cibo dal piatto alla bocca per provare il piacere alimentare.
LE SIRENE
Il cibo con le sue emozioni svolge il ruolo delle sirene per Ulisse.
Attrae e seduce.
Il cibo crea il piacere, ma se la seduzione è troppo marcata il piacere si trasforma di dispiacere, il gusto in disgusto, la gioia in morte per le patologie degenerative.
Come il canto delle sirene: seduzione e morte.
Il cibo e’ Eros e Tanatos.
Il cibo dapprima è mangiato con gli occhi, poi entra in funzione il naso che percepisce gli odori, entra in scena il tatto della mano che afferra il cibo, arriva il gusto quando il cibo è nella bocca, partecipa l’udito durate la masticazione.
I cinque organi di senso guidano la mano e il piacere alimentare.
Ma non finisce qui.
Il cibo entrato nella bocca transita verso lo stomaco, intestino.
L’ intestino percepisce tutti gli odori e i sapori degli alimenti ingeriti, dove passa il cibo lascia il suo segno nella parete intestinale, le cellule della parete intestinale si rinnovano ogni 3-5 giorni.
Le stimolazioni sensoriali viscerali degli alimenti, da noi non più percepite, continuano ad informare il cervello attraverso il nervo vago, creando la sensazione positiva di benessere o di malessere, di tristezza o di vitalità o di depressione.
IO SENSORIALE
I cinque sensi alimentari creano il piacere.
L’intestino completa l’edonismo alimentare.
Il linguaggio del cibo continua nell’intestino, ma poi avvolge tutto l’organismo.
La natura ha distribuito cellule sensoriali in ogni organo del corpo umano.
Il cervello ha il suo odore, il fegato il suo profumo, il cuore il suo aroma.
Siamo avvolti dagli odori e dai sapori del cibo.
Il cibo crea dentro di noi, in ogni organo una armonia di odori e sapori che generano la nostra identità e coscienza sensoriale.
Io sensoriale, personalità sensoriale.
Ogni persona ha il suo odore, il suo sapore, ha il suo io sensoriale.
Le molecole alimentari arrivano in tutte le nostre cellule.
Il cibo continua nel suo linguaggio biochimico, parla con il nostro DNA: le sue parole sono molecole, nutrienti contenuti negli alimenti.
Modula il nostro patrimonio genetico, orientandolo verso una immagine estetica.