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sabato, Marzo 30, 2024
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Nuova aggressione sul TPL, i sindacati chiedono più sicurezza

Sindacati: “chiediamo l’apertura di un tavolo istituzionale sulla sicurezza”

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Nuova aggressione in un mezzo di trasporto pubblico nel territorio aretino.
L’episodio è avvenuto lo scorso 23 luglio in località la Pazienza, in Casentino.

Alle 14:40 circa, a bordo di un pullman della Linea R che Arezzo-Castelnuovo di
Subbiano, due utenti, di origine presumibilmente nordafricana, hanno rivolto
minacce e atti intimidatori verso il conducente.
I due uomini, al culmine della tensione, hanno danneggiato i dispositivi di apertura e discesa passeggeri del bus.

Subito dopo i due malviventi si sono dileguati nella campagna circostante,
nonostante la repentina richiesta di intervento da parte delle forze dell’ordine.
Solo
l’autocontrollo e la professionalità del conducente hanno scongiurato il peggio.
Il Comando dei Carabinieri di Arezzo sta cercando di risalire all’identità dei due
aggressori.

“Le Segreterie trasporti Provinciali dei sindacati aretini sono a denunciare
l’ennesimo episodio di violenza all’interno del trasporto pubblico. Si tratta di
un’escalation incessante – spiegano i sindacati nella nota congiunta – con episodi di
aggressione, sia fisica che verbale, ai danni del personale della Mobilità (TPL e
Ferroviario)”.
Quella che descrivono i sindacati è una condizione generale di
malessere diffuso che determina un forte senso di insicurezza sia tra gli operatori del
settore che tra utenti e cittadini.

Ricordiamo ad esempio la Capotreno di FS presa a pugni nella tratta Firenze-Arezzo nel marzo scorso, o ancora i molteplici episodi di aggressioni a bordo dei treni del Gruppo Lfi, per non parlare delle situazioni criticità nelle linee di Traporto pubblico locale urbane e suburbane nella nostra Provincia o nelle Stazioni terminal bus e Ferroviarie sempre più luogo di spaccio e cattive frequentazioni.

“La mancanza di una regia locale atta a monitorare costantemente tali gravosi
episodi – proseguono i sindacati – per catalogarli e circoscriverli con opportune forme
di prevenzione e controllo da parte di aziende e forze dell’ordine, unitamente
all’assenza di pene certe determinate dal sistema alquanto contraddittorio e
inadeguato, rischiano di destabilizzare definitivamente il faticoso rilancio del
trasporto pubblico locale già danneggiato da continui tagli.

Per questo auspichiamo quanto prima, così come richiesto dalle Confederazioni Provinciali Cgil Cisl Uil,
l’apertura urgente di un tavolo istituzionale sulla sicurezza alla presenza del
Prefetto e delle Autorità locali per un attenta disamina del dilagante malessere

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