Provincialismo allo stato puro che più puro non si può.
Qui si sta a guardare la pagliuzza nell’occhio del nemico e non si vede la trave del proprio.
Quanto si sta cercando di montare intorno alla questione murales non è che la sintesi di quanto provincialismo, faziosità e ignoranza è intrisa questa città.
Tutti coloro che in queste ore e giorni sono stati precettati e si stanno stracciando le vesti perché non vadano distrutti questi capolavori dell’arte contemporanea, dov’erano quando hanno chiuso la Soprintendenza, unico organismo deputato per la tutela e salvaguardia del patrimonio storico e artistico oltre che paesaggistico?
Dov’erano quanto una certa persona, tredici anni fa appena arrivata in città, ha preso a picconate la cattedrale cambiandole letteralmente i connotati oltre ad aver sottratto alla fruizione della collettività il coro vasariano?
Dov’erano questi difensori dell’arte nostrana quando dalla sera alla mattina è stato chiuso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea luogo che custodisce importanti opere d’arte che sono la memoria storica di questa città e quindi identità?
Dov’erano questi paladini dell’arte e del bello, perché la loro protesta non l’abbiamo sentita, quando si è perpetrato lo scempio di Mondrian al parco Pertini?
Dov’erano lo sappiamo bene, certamente non a stracciarsi le vesti perché tutto ciò si compisse.
Ci piacerebbe sapere prima di far parte del gregge quanti di loro han varcato per una volta il portone del Museo Medievale e sa dire cosa vi è custodito!
Quanti di loro sanno dire dove si trova la tela della finta cupola o una delle più importanti crisografie al mondo!
Quanti di loro sa dove si trova la seconda collezione europea di ceramiche rinascimentali o uno dei primi ritratti di san francesco!
Quanti di loro sanno dove si trova la Maddalena di Piero della Francesca! Ed ancora, quanti di loro conosce davvero quanta Arte vi è in questa città!
Presuntuosamente dico che la risposta è facilmente intuibile. Purtroppo!
Volando di qua e di là vedo questa città è piena di obbrobri edilizi: se l’abbattimento di quel muro serve a rendere più funzionabile, decorosa e ospitale quella zona dico che, senza se e senza ma, va abbattuto per buona pace di tutti compreso gli amanti dell’arte dell’ultima ora.
Un consiglio, come sfondo per il selfie scegliete altri luoghi che abbiano un vero significato artistico, in città ce ne sono davvero tanti e di belli!
Gli aretini amanti dell’arte che oggi si espongono non sono quelli dell’ultima ora come lei ci vuol far credere. Sono persone in carne ed ossa che vogliono conservare, mantenere nel tempo opere d’arte vecchie e nuove , ritrovamenti antichi riportati alla luce per rendere la città migliore e non hanno mai preteso di distruggere opere d’arte esistenti per collocamenti edilizi di dubbia opportunità. Oggi sono le amministrazioni che sempre più spesso sono senza cultura , con una spiccata propensione a opere edilizie , consumo di territorio e consumismo fine a se stesso.