Vende ottone a ditta orafa spacciandolo per oro, denunciato
I Carabinieri della Stazione di Castiglion Fibocchi, a conclusione di specifica attività d’indagine, hanno denunciato un 47enne di Marciano della Chiana, commerciante, già sottoposto a misura cautelare per bancarotta fraudolenta aggravata.Continua a leggere
Nei primi mesi dell’anno consegnava ad un’azienda orafa di quel comune un quantitativo di circa un chilo e mezzo di barre in oro bollato con il timbro 999% per la successiva lavorazione.
Le barre consegnate, al saggio chimico durante la lavorazione, risultavano essere in parte di ottone.
Alla richiesta di spiegazioni da parte dell’azienda, il commerciante richiedeva, tramite una lettera di uno studio legale, la restituzione del metallo.
Le successive indagini consentivano di accertare che la lettera dello studio legale era falsa e finalizzata a farsi consegnare un quantitativo di oro puro a fronte della consegna di ottone e che tale “modus operandi” era stato più volte utilizzato dal commerciante per truffare altre aziende dell’aretino.
Il 47enne è stato pertanto denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per vendita o acquisto di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione, truffa, sostituzione di persona e falsità commessa dal privato.
Lyssavirus: controllo anche sui gatti nuova ordinanza del sindaco Ghinelli
“Il caso del gattino colpito da lyssavirus sicuramente ci preoccupa. Riteniamo pertanto necessario mettere in atto tutti gli accorgimenti finalizzati al controllo anche di questi felini domestici e tutte le cautele possibili per fare in modo di non avere contatti diretti con animali che potenzialmente potrebbero essere infetti da questo pericolossissimo virus. Si tratta di provedimenti di prevenzione necessari, finalizzati alla salvaguardia e tutela della salute pubblica”. Continua a leggere
Questa mattina in conferenza stampa il Sindaco Alessandro Ghinelli ha anticipato così l’ordinanza contingibile e urgente emessa in data odierna e contenente ulteriori misure cautelative per il contenimento dell’infezione rabida.
Ad illustrarne, insieme al Sindaco, le disposizioni, erano presenti il Dott. Giorgio Briganti, Direttore Area Funzionale Dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Asl Toscana sud-est, il Dott. Fabio Parca, Responsabile Unità Funzionale Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare zona Aretina Valtiberina Casentino, l’ing. Giovanni Baldini Direttore Servizio Ambiente del Comune di Arezzo.
L’ordinanza nr. 146, con decorrenza immediata e in vigore fino al 27 agosto (fatte salve eventuali e successive disposizioni), contiene prescrizioni puntuali circa il controllo dei felini. Nel dettaglio: tutti i responsabili delle colonie feline censite e mappate sul territorio comunale nonché tutti i proprietari di gatti devono segnalare immediatamente alla Unità Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria della AUSL Toscana sud est qualsiasi sintomo che possa far sospettare l’inizio della malattia, come ad esempio cambiamenti di indole, tendenza a mordere, manifestazioni di paralisi, impossibilità alla deglutizione;
tutte le colonie censite nel territorio del Comune di Arezzo devono essere soggette a vigilanza sanitaria rafforzata da parte del personale veterinario della stessa Unità Funzionale di cui sopra;
tutti gli interventi di cattura e sterilizzazione dei gatti appartenenti a colonie localizzate nel Comune di Arezzo devono essere sospesi; tutti i proprietari di gatti devono assicurare il controllo costante dei propri animali anche nel caso di animali abituati ad uscire dalla propria abitazione; tutti i cani e gatti che hanno morsicato persone o animali e tutti gli animali con sintomatologia sospetta, confermata dal veterinario della AUSL Toscana sud est, ogniqualvolta sia possibile catturarli, devono essere isolati e tenuti in osservazione per 10 giorni nei locali individuati dal Servizio Ambiente del Comune di Arezzo, dove non possano nuocere, escludendo l’osservazione presso il domicilio del responsabile dell’animale.
Sarà compito del Servizio Ambiente del Comune di Arezzo disciplinare le modalità di trasporto di cani e gatti che hanno morsicato persone o animali e di tutti gli animali con sintomatologia sospetta presso i locali appositamente individuati, nel caso in cui il proprietario non sia in grado o disponibile ad effettuare autonomamente il trasferimento.
Operazione “Sherwood”, le Fiamme Gialle valdarnesi sgominano banda criminale
I finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, hanno portato a termine una complessa operazione di polizia giudiziaria, a contrasto del riciclaggio e dell’illecito trasferimento all’estero di denaro, provento delle attività delittuose di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Otto i soggetti coinvolti, a vario titolo, di cui uno tratto in arresto.Continua a leggere
Si tratta, principalmente, di cittadini di origine nigeriana ed albanese, tutti residenti nella città di Montevarchi.
Sequestrati oltre 100 grammi di eroina ed altre sostanze stupefacenti, nonché orologi contraffatti delle più note griffe della moda, monili d’oro e denaro contante, provento dell’attività di spaccio.
L’operazione, convenzionalmente denominata “SHERWOOD”, trae origine dall’attività di controllo economico del territorio, della Compagnia di San Giovanni Valdarno, in particolare, a Montevarchi.
In alcuni casi, anche con l’ausilio delle unità cinofile del Corpo, provenienti da Firenze.
L’operazione non si è limitata ai soli sequestri dello stupefacente, bensì è proseguita monitorando le movimentazioni di denaro, poste in essere prevalentemente da due trafficanti, i quali provvedevano ad esportare i proventi dell’attività illecita in Nigeria, con banconote del taglio di 100 e 50 euro, in doppifondi, ricavati nei propri bagagli a mano.
Fondamentale, in tal senso, la collaborazione dei Finanzieri dello scalo aeroportuale di Malpensa, che hanno provveduto al sequestro, per la violazione delle norme vigenti in materia di esportazioni valutarie, di circa 10.000 euro, in contanti; dalla ricostruzione effettuata monitorando i diversi viaggi in uscita dal territorio nazionale, i due soggetti avrebbero esportato, in circa 3 mesi, oltre 62.000 euro.
Presentata la lista Arezzo 2020
Le idee e il programma
Dall’estate scorsa abbiamo messo al centro del nostro impegno le idee e il programma, che nella buona politica vengono prima di liste, candidature, schieramenti. Continua a leggere
Il programma è stato elaborato insieme a decine di persone e gruppi della società civile incontrati in questi mesi. Ora siamo i primi a presentare un programma completo e anche questa è una novità.
E’ racchiuso in un libretto di 27 pagine nel quale si dipana un’idea di città unita, operosa, giusta, bella. Molti i temi, tra questi: più partecipazione organizzata, attenzione a frazioni e quartieri periferici, promozione e impulso ad attività che sviluppano lavoro innovativo e sostenibile, più sanità territoriale, investimenti per il welfare locale, servizi sociali, contrasto delle disuguaglianze e povertà, supporto per le fragilità soprattutto per anziani, minori, disabili, scuole per l’infanzia, nuove e incisive politiche per la casa, politiche di accoglienza e integrazione per gli stranieri, ripubblicizzazione dell’acqua, strategia rifiuti zero senza ampliamento dell’inceneritore, nuova mobilità basata sul mezzo pubblico e su mobilità “dolce”, produzione di cultura anziché essere solo location di eventi.
Se il covid 19 ha impresso la necessità di un cambiamento in tanti aspetti della vita delle persone e nella dimensione pubblica, questo per noi era già presente nel lavoro fatto che postula molte nuove scelte da compiere. E’ un programma per Arezzo che però non si rinchiude nei confini comunali, ma alza gli occhi e guarda al mondo, intrecciando valori, idee, progetti globali e locali, perché nessun luogo è un’isola a se stante.
La stessa triste vicenda emersa dal vaso di Pandora Coingas-Multiservizi non fa altro che rendere più impellente un cambiamento nella concezione delle istituzioni e nel modo di esercitare il mandato conferito dai cittadini. Massima trasparenza, scrupoloso rispetto delle regole, rigore morale, genuino spirito di servizio sono le precondizioni e il discrimine tra buona e cattiva politica
Il nome e il simbolo
Arezzo 2020 è il nome che da settembre ci ha fatto conoscere, sta per il nostro presente; se per mesi con l’aggiunta de “il tempo di cambiare” abbiamo espresso una necessità, oggi con “per cambiare a sinistra” esprimiamo una volontà e una direzione al cambiamento.
Il colore base amaranto rappresenta la nostra identità cittadina, l’arancio è un colore caldo adottato da anni dai “dreamers” americani, con il quale guardiamo al mondo.
La spiga di grano, dalla mitologia ai giorni nostri, è simbolo di rinascita, di speranza e di futuro.
E’ altresì un simbolo del lavoro unito alla natura benigna che con i suoi chicchi uniti nella spiga permette di sfamarci.
Oggi, dopo la pandemia, la spiga è attualissima perché indica la necessità di una riconciliazione del genere umano con l’ambiente e la strada di una riconversione ecologica nelle produzioni, nei consumi, negli stili di vita che salvi il pianeta e generi nuovi e buoni lavori, intrecciando giustizia ambientale e giustizia sociale.
La lista
Sarà una lista di “ordinary people”, persone vere, ciascuna competente nel suo ambito, preziose perché le ritrovi a fianco sempre, non fuochi fatui che abbagliano per un attimo.
Abbiamo composto circa metà della lista attraverso i rapporti sviluppati in questi anni, alcuni maturati nel corso di iniziative e battaglie compiute da gruppi, comitati ed altri soggetti.
Inoltre, per completare la lista abbiamo deciso che dovesse essere composta con quanti da oggi in poi vorranno dare il loro contributo fattivo ed anche questa ci pare una novità.
Dunque, non un pacchetto preconfezionato dall’alto, ma decisa apertura ad energie, fermenti, idee, disponibilità per il cambiamento e per il bene comune della nostra comunità.
Incidenti: il report del 118
Travolto sulle strisce nel centro di Castiglion Fiorentino, un uomo di 61 anni ha riportato un trauma cranico ed è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Le Scotte di Siena con codice rosso.
Sul posto è intervenuta la polizia municipale.
Ospedale di Arezzo, due interrogazioni della Lega in consiglio comunale
Andreani: “Falsi positivi con il Vita PCR. Chi ne ha autorizzato l’utilizzo?”
Casi: “Adeguamento rischio sismico al San Donato.
Quali lavori in preventivo?”
Il capogruppo Egiziano Andreani ha portato all’attenzione dell’aula il tema legato allo strumento “Vita PCR”, utilizzato anche presso la struttura ospedaliera di Arezzo per gli esami ai tamponi finalizzati a individuare il Covid-19, e i cui risultati si sono rivelati sbagliati, con esiti di falsa positività.Continua a leggere
Con l’interrogazione rivolta all’assessore Lucia Tanti, la Lega ha chiesto se lo strumento “Vita PCR” aveva le certificazioni idonee per effettuare gli screening e, se non le aveva, chi all’interno della ASL avesse autorizzato l’uso dello strumento.
“La Lega, sempre attenta alla salute e sicurezza degli aretini, non poteva non sollevare la questione.
E’ infatti emerso – ha spiegato Andreani – che in seguito a questi casi di falsa positività è stata istituita una commissione di esperti per valutare lo strumento e, anche in base ai resoconti di stampa, quel tipo di macchina non ha superato le prove di validazione. La conseguenza è che al momento non risulta utilizzata per l’attività di screening al Covid-19”.
Il consigliere Alessandro Casi invece ha presentato un’interrogazione, sempre all’assessore Lucia Tanti, riguardo le soluzioni di adeguamento al rischio sismico del primo settore del San Donato e la tempistica della loro effettuazione, così da rispettare i più avanzati standard di sicurezza e stabilità strutturale, in linea con le normative vigenti. Inoltre ha chiesto se siano stati recentemente effettuati, o siano in preventivo di esserlo, altri interventi manutentivi dei primi tre settori dell’ospedale: in quest’ultimo caso, con quali tempi.
“Il direttore generale dell’Asl Toscana sud est D’Urso – ha spiegato Casi – ci ha confermato nell’incontro online con il gruppo comunale della Lega che abbiamo avuto nelle scorse settimane, la volontà di un rafforzamento dei servizi dell’ospedale San Donato e dell’adeguamento della struttura alle attuali norme antisismiche.
Dal confronto con la direzione di presidio e con le equipe mediche ed infermieristiche di alcuni reparti erano emerse varie criticità, tra cui diverse carenze sul piano infrastrutturale, dato che il San Donato ospita nella sua parte più vetusta alcuni importanti reparti.
Inoltre c’è l’aspetto strutturale e progettuale della parte più vecchia del presidio, che non è a sicurezza sismica in considerazione del fatto che la città di Arezzo viene collocata in una zona con pericolosità sismica 2, quindi medio-alta.
Tutte le strutture in cemento armato sono rispondenti alla normativa sismica vigente al momento della loro realizzazione ed il relativo progetto è depositato presso gli uffici del Genio Civile.
Ciò vale anche per l’ospedale San Donato di Arezzo che, essendo stato completato nell’arco di alcuni lustri, ha parti che risultano progettate e realizzate in conformità a normative diverse.
Le parti più vecchie, in particolare il primo settore, essendo stato progettato e completato prima del 1984 (anno di entrata in vigore del D.M. 19/6/1984 “norme tecniche relative alle costruzioni sismiche”) risultano essere non completamente rispondenti agli attuali requisiti dinamici.
Al contrario, per quanto attiene ai requisiti statici, questi verificano pienamente i dettami della normativa vigente.
Lo scopo della mia interrogazione è quello di rendere partecipe l’amministrazione comunale delle preoccupazioni dei cittadini riguardo la sanità e, nello specifico, la sicurezza del San Donato.
C’è un percorso di adeguamento sismico che va completato e, oltre a esprimere soddisfazione per la sensibilità del Comune di Arezzo sull’argomento, ribadisco che adesso tocca alla Regione portare avanti l’impegno per un adeguamento strutturale dell’ospedale.
Dalla giunta regionale attendiamo risposte concrete e non da campagna elettorale” – ha concluso il consigliere comunale e segretario della Lega Arezzo, Alessandro Casi.
Sansepolcro: secondo ponte sul Tevere, firmato contratto, per oltre 4 milioni
Erano presenti il sindaco Mauro Cornioli, l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Marzi, la Responsabile del Servizio Lavori Pubblici Gilda Rosati, il rappresentante legale del Raggruppamento Temporaneo d’Impresa dott. Vincenzo Castaldo e il direttore dei Lavori, ing. Federico Frappi.Continua a leggere
“E’ un punto di arrivo per le faticosissime procedure burocratiche, ma un punto di partenza per la parte più concreta, quella dei lavori – ha detto il sindaco – Oggi è una giornata importante per la nostra comunità, con questa firma che ci consente di iniziare il cantiere”.
Una firma molto attesa visti i trascorsi degli ultimi anni, come ha precisato Marzi: “Si è trattato di una procedura problematica, sia per la burocrazia che affligge il nostro Paese sia per questioni legali, visto che sono stati presentati più ricorsi. Ci siamo quindi trovati nel mezzo di questi ritardi, in quanto Ente Appaltatore, e i tempi si sono ovviamente allungati tra Tar e Consiglio di Stato. Alla fine, il Raggruppamento Castaldo è risultato vincitore e oggi siamo qui, con soddisfazione, per dare gambe al progetto. Vorrei ringraziare i nostri uffici che hanno seguito tutta la vicenda, permettendo di arrivare a questo risultato”.
Il cronoprogramma prevede quindi che entro l’estate sia allestito il cantiere, piuttosto complesso dal punto di vista logistico ed operativo. Il ponte sarà lungo 140 metri e prevede anche la pista ciclabile
“Il secondo ponte sul Tevere cambierà il volto del traffico e l’assetto urbano della nostra città – ha spiegato Marzi – Sarà infatti raddoppiato il collegamento tra il centro e la zona industriale, alleggerendo l’attuale ponte e creando nuove possibilità di sviluppo urbanistico. Questa opera ci dà l’occasione per pensare a programmare anche il raddoppio della viabilità verso l’Umbria. E’ un progetto che deve essere tenuto in forte considerazione”.
“Siamo entusiasti di realizzare quest’opera – ha concluso Castaldo – Ci impegneremo perché avvenga il prima possibile la posa della prima pietra”.
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