Non si fanno tamponi ai quarantenati, quelli entrati in contatto con un soggetto risultato positivo, se non hanno sintomi.
Basti questo per dire che in giro possono esserci molte decine di migliaia di positivi asintomatici.
E si pensi a chi deve andare a lavorare in treno o in autobus, in metropolitana e immagini quali condizioni siano costretti a sopportare i pendolari in un periodo in cui un virus contagiosissimo si sparge tra noi.
Il risultato è che in Italia siamo probabilmente a un numero di contagiati molto superiore a quello dichiarato quotidianamente.
C’è chi ipotizza fino a 150000 casi possibili e non sono fake news.
Quindi occorre concentrarsi sul numero dei ricoverati, e purtroppo sui decessi.
Quelli sono numeri certi.
Naturalmente i decessi sono riferibili a casi di almeno a una settimana fa.
E allora va a finire che l’unico numero cui dobbiamo veramente guardare per comprendere se il contagio frena è quello dei ricoverati.
Col diminuire dei ricoverati potremo dire che il Covid 19 sta rallentando il suo cammino.
In Lombardia comincia forse ad accadere, ma altrove ancora no.
C’è quindi ancora molto da pedalare in salita, per raggiungere la discesa prima e per festeggiare poi.