Ribaltamento di un carico speciale sotto il cavalcavia della zona Lebole
Trasporto eccezionale perde lastre di cemento in curva.
Un autoarticolato che stava trasportando lastre di cemento, ha perso il carico prima di immettersi nel raccordo in direzione dell’A!.
L’incidente è accaduto dopo le 22,00 quando, non sono segnalati feriti.
Sorpassa i carabinieri e passa con il rossi maxi multa a 70enne
Era ferma in coda al semaforo di San Giovanni Valdarno la pattuglia dei carabinieri, quando sono stati sorpassati da un’Audi Station Wagon che è passa con il rosso e commette un altra serie di irregolarità.
Al settantenne residente nel comune Valdarnese vengono contestate infrazioni per più di 400 euro di multa e vengono sottratti 21 punti della patente.
Focus sulla sicurezza nei Comuni del Valdarno: Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Bucine e Cavriglia
La sala del Consiglio Comunale di Montevarchi, ha ospitato, questa mattina, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Arezzo, Anna Palombi.
I furti – nel raffronto 2018/2019 – sono diminuiti a Bucine (-17%) e, lievemente a Montevarchi (-2%) mentre si ha un leggero aumento a Terranuova Bracciolini (+4%) ed un considerevole aumento a Cavriglia (+52%) incidendo negativamente sulla percezione della sicurezza trai i cittadini.
Il Prefetto ha informato che a breve verrà stipulato con le associazioni rappresentative dei gestori delle discoteche un protocollo che contempla una serie di impegni, da parte dei gestori medesimi, all’attuazione di misure ed interventi tesi a garantire più elevati standard di sicurezza per il pubblico.
Inoltre, ha richiamato l’attenzione dei Sindaci sull’opportunità di avvalersi di importanti strumenti per un miglior controllo del territorio, proponendo l’attivazione del “controllo di vicinato”, che vede protagonisti i cittadini nell’azione di collaborazione con le Forze di Polizia nonché l’adesione al Protocollo, già firmato con il Comune di Arezzo, “Mille occhi sulla città” che contempla il coinvolgimento degli istituti di vigilanza per una sempre più efficace azione di prevenzione dei delitti.
E’stato anche fatto il punto sullo stato di utilizzazione dei sistemi di videosorveglianza, già funzionanti in tutti i Comuni interessati, e dotati di telecamere a lettura targhe, ed è stata prevista l’ulteriore implementazione di nuove telecamere ed il completamento del progetto che prevede il collegamento degli impianti in rete al fine di permettere la circolarità delle informazioni.
Rompono un braccio ad un 70enne e lo rapinano
Un pensionato settantenne è stato vittima di una rapina nei pressi di Monterchi .
L’anziano alla guida della propria autovettura, è stato fermato e fatto scendere, da tre persone che erano a bordo di un pick up.
L’anziano è stato spinto e percosso con conseguente rottura di un braccio, poi gli è stato rubato uno smartphone del valore di circa 500 euro.
Il 70enne si è recato dai Carabinieri di Monterchi che appreso nell’immediato l’accaduto, hanno avviato le ricerche dei tre malviventi.
I militari sono riusciti a rintracciare i tre, tutti con precedenti di polizia, di nazionalità albanese.
I malfattori sono stati denunciati per concorso in rapina e lesioni personali.
Lucia Tanti: “la Regione divida i distretti sanitari
Sulla proposta di Rsa alla Balestra di Sansepolcro costretti da Firenze a una seduta da Vietnam che non ci meritiamo”
“Sindaci ‘in guerra’ per colpa della Regione, stracci che volano, interessi legittimi resi conflittuali per pura incapacità, Comuni costretti a fronteggiarsi per far valere i loro giusti diritti: questo è stato il capolavoro che da Firenze ci hanno imposto unendo a forza, contro la volontà di tutti i sindaci, i tre distretti socio-sanitari di Arezzo, Valtiberina e Casentino e creando questo schifosissimo mostriciattolo che risponde al nome di zona unica.
Che fare? Votare perché vi è l’obbligo di farlo, ma dando ‘ragione’ a chi?
Così non è più tollerabile e la città di Arezzo non è più disposta a farsi carico di un sistema assurdo e a doversi vedere ‘mercanteggiata’ nel proprio voto come se dovesse pagare il prezzo per le follie dalle sinistra toscana.
Chiedeteci tutto ma questo proprio no.
Se la Regione vuole che la zona sia operativa, mandi l’assessore alla sanità regionale a fare da ‘cerimoniere’ alle stupidaggini volute dal presidente Rossi.
Arezzo ha già dato”.
Caporali su Ghinelli: “l’uomo forte nasce dalla paura di perdere”
La paura genera riflessioni contorte.
Alessandro Ghinelli, ancora poco tempo fa, dichiarava di poter ambire sia alla Presidenza della Regione Toscana che alla carica di Sindaco di Arezzo.
Poi i casi Coingas e Multiservizi, quindi le glaciali difese d’ufficio del centro destra toscano, infine la comparsa di candidature alternative ad Arezzo.
In poche settimane Ghinelli ha visto definitivamente sfumare la Regione e vede dense nebbie addensarsi sul Comune.
La reazione?
La scelta di autorappresentarsi come uomo forte e inflessibile.
Il paragone con Salvini è un’ovvia manifestazione d’interesse nei confronti della Lega che ha certo molto da dire sulle scelte del centro destra aretino.
L’opzione etica e sociale è poi quella della “fermezza delle proprie posizioni e della convinzione nelle proprie idee”.
Messo in crisi dai suoi (ex) amici più fedeli, Ghinelli si chiude nella fortezza, solo e, come gli piacerebbe essere definito, fermo e convinto.
A chi cita, bontà sua, Salvini, mi permetto di ricordare una frase di Paul Valery: “un uomo solo è sempre in cattiva compagnia”.
Arezzo, Comitato “Arezzo 2020, il tempo di cambiare” Gelli e le trame nere.
No, non è un cittadino illustre
2 agosto 1980, attentato alla stazione di Bologna: 85 morti e 200 feriti.
Con sentenza definitiva in Cassazione, l’ex capo della P2 Licio Gelli viene condannato per depistaggio delle indagini.
E in questi giorni la magistratura bolognese avanza la gravissima ipotesi di un diretto coinvolgimento di Gelli nella strage.
17 marzo 1981, nella fabbrica Giole a Castiglion Fibocchi gli inquirenti trovano la lista degli iscritti alla loggia P2.
Gelli prima fugge, poi si costituisce.
Nel 1983 la Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2, presieduta da Tina Anselmi, conclude i lavori definendo quella loggia deviata una “organizzazione criminale ed eversiva”.
Questi fatti vanno ricordati a chi non ha vissuto quegli anni.
Anche in quegli anni ad Arezzo alcuni fecero finta di niente o minimizzarono, altri, invece, combatterono a viso aperto.
Ad Arezzo l’allora Pci a più riprese denunciò la gravità della situazione e i rapporti tra Gelli e settori dell’estremismo nero aretino.
Per averlo fatto ci fu chi subì condanne per poi essere assolto definitivamente.
Recentemente il Sindaco Ghinelli ha definito Gelli “un cittadino illustre”.
Moltissimi aretini, e noi tra questi, ritengono che questo giudizio non solo sia totalmente sbagliato, come appurato dalla storia e suffragato dalle inchieste della magistratura, ma non porti onore a chi l’ha pronunciato e all’intera città.
Arezzo si merita altro.
Svolta verde per il Tennis Giotto: stop alle bottigliette in plastica
Svolta verde per il Tennis Giotto.
Il circolo aretino ha attivato una serie di investimenti orientati alla sensibilizzazione e promozione di scelte sostenibili a tutela dell’ambiente che hanno trovato espressione nella scelta del consiglio d’amministrazione di proporre ad atleti, maestri, soci e dirigenti una borraccia marchiata “Tennis Giotto” orientata ad eliminare l’utilizzo di bottiglie di acqua in plastica.
All’interno della struttura sportiva di via Divisione Garibaldi vengono consumate ogni anno circa 40.000 bottigliette.
Il Tennis Giotto ha così deciso di realizzare una borraccia sociale in un materiale ecologico, privo di componenti dannosi e riciclabile al 100% come il Tritan, adatto all’uso quotidiano e ricaricabile attraverso impianti di trattamento e filtrazione certificati che sono installati presso il bar e presso il chiosco della piscina, dando il via ad un’iniziativa che ha trovato immediato ed unanime apprezzamento da parte di tennisti di ogni età.