Ancor prima che venisse approvato il decreto attuativo, che rende obbligatoria l’installazione del seggiolino anti abbandono, l’Amministrazione Comunale aretina aveva pensato bene di acquistarne uno dotato di un sistema di allarme, da allocare, a scopo preventivo, sullo scranno dell’Assessora alle Politiche Sociali Tanti, dal momento che, con il suo passaggio al movimento Cambiamo di Giovanni Toti, era forte il sentore della richiesta delle sue “dimissioni” da parte dei suoi ex colleghi di Forza Italia.
E mai acquisto si è rivelato più opportuno, in quanto, di lì a poco, il segnale acustico è puntualmente risuonato forte e chiaro, solo che, essendo connesso allo smartphone del Sindaco, il beep beep è stato ignorato.
Può essere che il nostro Primo Cittadino sia stato colpito da una improvvisa ipoacusia bilaterale, oppure che abbia avuto un blackout della mente, fatto sta che la “piccola” passeggera a bordo della Giunta Comunale è rimasta al suo posto e, forse, vi rimarrà fino alla scadenza naturale della legislatura.
Con buona pace di Forza Italia, che, rinunziando a sollevare qualsiasi eccezione sulle attività culturali e turistiche svolte dalle due Fondazioni Guido d’Arezzo e Arezzo InTour, aveva confidato nell’accettazione del baratto politico da parte del Sindaco, ma anche con poca pace di quest’ultimo, per il quale l’allarme del suo seggiolino è suonato da tempo ed è il caso che, riacquistando l’udito, ne discenda e si faccia da parte.