Carabinieri Forestali della Procura trasferiscono gregge da una discarica di amianto ai prati pascoli dell’alpe della luna
È la prima volta nella storia della provincia di Arezzo che un intero allevamento di capre e pecore viene definitivamente sottratto al proprio allevatore, indagato per maltrattamento di animali e affidato ad altra azienda agricola aretina.
Il tutto ebbe origine lo scorso Maggio quando i Carabinieri Forestali della Sezione di PG Carabinieri della Procura di Arezzo, insieme ai colleghi del Nas di Firenze, intervengono a Viciomaggio di Civitella Valdichiana dove scoprono, all’interno di una discarica di amianto un intero allevamento di ovini e caprini sorpreso a pascolarvi all’interno.
Nell’occasione il Pubblico Ministero Laura Taddei chiede ed ottiene il sequestro preventivo del sito e dispose un monitoraggio sanitario degli animali per il tramite del servizio veterinario della ASL di Arezzo.
I capi allevati, oltre una sessantina,sono rinvenuti in un contesto di grave carenza igienico sanitaria con zoppie, segni evidenti di sofferenza ed altre patologie derivanti proprio da uno stato di cattiva detenzione.
Da qui parte un complesso lavoro da parte del Gruppo Carabinieri Forestale di Arezzo che al fine di togliere gli animali da quella situazione avviarono, attraverso la Stazione Carabinieri Forestale di Sansepolcro, la ricerca di una sede alternativa dove gli animali potessero continuare a vivere in i migliori condizion.
Finalmente dopo un lungo e complesso lavoro e tanti appelli, finalmente una importante azienda agricola della valtiberina si è resa disponibile a dare un futuro migliore a quei poveri animali e nella giornata di ieri i Carabinieri Forestali, coadiuvati dal servizio veterinario della ASL di Arezzo, li hanno finalmente trasferiti da una discarica di amianto ai prati pascoli dell’Alpe della Luna.
Il tutto è stato possibile grazie al lavoro del gruppo ambiente della Procura di Arezzo e del gruppo Carabinieri Forestale di Arezzo che lavorando in perfetta sinergia sono riusciti in una impresa senza precedenti nella storia di questa provincia e forse dell’intera regione.
Adesso l’area oggetto di indagine potrà anche essere bonificata.
Quanto all’allevatore dovrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali e gestione illecita di una discarica di rifiuti pericolosi .