La Polizia di Stato arresta una napoletana di 38 anni.
È responsabile insieme ad altri malviventi della truffa dei finti carabinieri.
Già alcuni giorni fa la Questura di Arezzo ha diramato un comunicato stampa per mettere in allerta sulla modalità con la quale un gruppo di malviventi, inganna le persone anziane.
La truffa è quella dei finti carabinieri che contattano persone anziane con
l’esigenza di pagare una cauzione per liberare un parente arrestato o svincolare un mezzo da un sequestro.
Ieri in tarda mattinata un’ anziana residente in zona Marchionna viene contattata da un uomo che si spaccia per un Maresciallo dell’Arma, dice che il figlio è bloccato da una pattuglia, con l’assicurazione della macchina scaduta.
“ Stia tranquilla signora” dice il finto militare, “ le mando una persona per ritirare in contanti il corrispettivo dell’assicurazione, così possiamo restituire la macchina a suo figlio”.
Nel frattempo la complice va all’abitazione della signora e si fa consegnare più di mille euro in contanti.
( quasi l’intera pensione ritirata dall’anziana qualche giorno prima)
Inoltre le ruba alcuni monili da un mobile in un momento di distrazione della vittima.
La signora, però si accorge dell’imbroglio ed avvisa il figlio.
La tempestiva segnalazione del figlio alla Questura permette ad alcuni equipaggi della Squadra Mobile di pattuglia in città di individuare subito la malvivente.
In stazione, pronta per allontanarsi immediatamente dalla città.
Gli investigatori della Squadra Mobile la bloccano sui binari con addosso la refurtiva: più di mille euro nascosti nel risvolto della giacca.
Nella borsa della criminale anche la foto in divisa del fratello dell’anziana, un carabiniere deceduto in servizio anni fa, subito restituita con tutta la refurtiva.
Celebrato questa mattina il processo per direttissima per l’arrestata.
La Polizia di Stato si raccomanda ancora una volta nel prestare la massima attenzione rispetto a questo tipo di truffe, invitando a segnalare prontamente a tutte le Forze dell’Ordine, tramite i numeri di pronto intervento, situazioni sospette.
Anche in questo caso, infatti, solo la chiamata tempestiva ha permesso di trarre in arresto la truffatrice.