All’angolo tra via Cavour e Via Cesalpino resteranno i tuoi ori quattrocenteschi, resterà la tua vetrina, più che di Grace Gallery, di un corridoio vasariano nella città del Vasari.
Resterà indelebile il ricordo di un antiquario, Artemio Buzzi, erede ideale di Ivan Bruschi, principe di tutti gli antiquari aretini.
Ma da oggi in quell’angolo manca un pezzo di città, intorno al quale era facile anche per i turisti capire che cosa li aspettava, dopo aver risalito il Corso.
Manchi tu Artemio,ambasciatore dell’arte e della vita di Arezzo, capace di vestirti, come un camaleonte, da Vasari e un minuto dopo da Pietro Aretino.
A noi dell’Ortica piace ricordarti anche come maestro di ironia pungente.
Ti avremo sempre nel cuore e anche per te continueremo a pungere.
Anzi, se lassù c’è qualche angelo birichino, faccelo sapere.
Due righe sull’Ortica non gliele risparmieremo.
Aretinità col botto!…