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mercoledì, Aprile 30, 2025
HomeProvocazioniGiuseppe Fanfani: "la Tanti non copra quello che ho dipinto io!"

Giuseppe Fanfani: “la Tanti non copra quello che ho dipinto io!”

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Possiamo mostrare ai nostri lettori la prova che una parte degli affreschi presenti nel tunnel delle scale mobili che salgono alla piazza del Duomo di Arezzo sono stati dipinti da Giuseppe Fanfani.
Non ce ne voglia l’ex sindaco della città, ma quegli affreschi sono forse l’unico murales para artistico di Arezzo riuscito davvero male.
Dimenticando gli sgorbi del sottopasso di via Arno, infatti, gli affreschi delle scale mobili meritano l’ultimo gradino della classifica.

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Segnaliamo il caso alla principessa degli imbianchini Lucia Tanti, che tanto smania per imbiancare pareti cittadine variamente dipinte.
Prenda vernice e pennello (grande) e vada. Nessuno si lamenterà dell’imbiancatura coprente; men che meno i turisti che arrivano in città da quelle scale mobili.
Vedendo quei dipinti si fanno l’idea che i copricapo medievali dalle nostre parti fossero sbicentrati (e mica di poco!).

Fanfani si offende e lancia il suo veto, ma la Tanti non si fermerà certo per questo.

Forza Lucia, quindi, sfogati su quelle pareti sciaguratamente dipinte!

tanti

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Pietro Aretino
Pietro Aretino
« Qui giace l'Aretin, poeta Tosco, che d'ognun disse mal, fuorché di Cristo, scusandosi col dir: "Non lo conosco"! » (Ironica epigrafe indirizzata all'Aretino da Paolo Giovio[1]) È conosciuto principalmente per alcuni suoi scritti dal contenuto considerato quanto mai licenzioso (almeno per l'epoca), fra cui i conosciutissimi Sonetti lussuriosi. Scrisse anche i Dubbi amorosi e opere di contenuto religioso, tese a farlo apprezzare nell'ambiente cardinalizio che a lungo frequentò.
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