C’è un Mandrake che si aggira per Arezzo e fa sparire le cose.
No, non mi riferisco ai furti in appartamenti e negozi ormai giornalieri che colpiscono la città.
E’ parte della città che sparisce o si sposta in altre realtà, da Bancaetruria alla sanità, dal gas alla musica.
Infatti Arezzo Wave va a Milano perché da noi si fa una quattro giorni di “bistecche”, e la “ciccia” si sa, ad Arezzo tira di più.
Ma se vi aggirate dalle parti della stazione vedrete che sono sparite anche le lancette dell’orologio che fa bella mostra in alto dell’ingresso, come del resto in tutte le stazioni dove monotonamente c’è un orologio.
Così, per ravvivare la città le lancette sono sparite.
Che bello, un orologio che non mette ansia, che non ti dice più che stai per perdere il treno, che non ti stressa facendoti pesare il tempo che passa.
E’ senz’altro una decisione politica.
Così non si dirà più che sono passati due anni dalla elezione di questa amministrazione e sembra di essere immobili come e più di Roma.
O forse è una allegoria filosofica per dire che Arezzo è una città senza tempo, un po’ vintage e un tantino ferma.
Ma rischia di passare per una città che si concede facilmente: insomma toglietegli tutto, anche le lancette!