Secondo una stima elaborata dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre sono 3.100.000 i lavoratori in nero presenti in Italia e oltre il 40 per cento (pari a quasi 1.270.000) sono “occupati” al Sud.
Questo esercito di invisibili, così come i datori di lavoro che scelgono di non assumerli ogni giorno lavora in Italia senza versare tasse e contributi produce 77,2 miliardi di euro di Pil irregolare all’anno.
Le Regioni più a “rischio”:
Calabria: 143.000 lavoratori in nero, con 1,3 miliardi di euro di mancate entrate per lo Stato dalla Calabria.
Campania: 387.200 lavoratori irregolari, tasse che mediamente vengono a mancare in Campania ammontano a 3,9 miliardi di euro all’anno.
Sicilia: 306.900 irregolari le imposte e i contributi non versati sono pari a 3,2 miliardi di euro all’anno.
Il sommerso economico nel 2014 è stato stimato dall’Istat in 194,4 miliardi di euro.
Importi che sale a 211,3 miliardi se si considerano anche le attività illegali
(prostituzione, traffico stupefacenti e contrabbando di sigarette).