Il Civismo alla Ghinelli non è un cambiamento, è un jet lag. Con emicrania di governo conseguente al partitismo e consequenziale astenia di atti di miglioramento concreto della vita nelle nostre città. Perbacco e perdiana, a dirlo non sono i Soliti Malevoli. A sostenerlo sono i civici medesimi!
Infatti, dalla consultazione della vaporosa letteratura politichese locale più accreditata, facilmente desumibile da un comunicato stampa circolante in queste ore, risulta che “la linea del cambiamento da sempre sinonimo dell’antimeridiano di Greenwich, che segna il cambiamento della data”, diventa il titolo di un imminente incontro che vedrà a confronto i sindaci, tipo Ghinelli (Arezzo) e/o Agnelli (Castiglion Fioretino). Insomma, un incontro dei Primi Cittadini catalogati in quella metamorfosi della vecchia politica di sempre chiamata oggigiorno Civismo.
Per completezza d’informazione ai desiosi di assistere a quattro chiacchiere sul “vento cangiante la geografia politica di molti comuni italiani”, è doveroso comunicare di recarsi il 22 ottobre a Castiglion Fiorentino, alla Chiesa di Sant’Angelo, il Cassero. Altrettanto indispensabile diventa la raccomandazione di essere lì dalle 16 in punto, onde evitare di perdere neanche una parola sul salvifico rinnovamento immaginario, civicamente definito tale dai civici stessi i quali si avvalgono del paragone tra il Civismo e “la linea di cambiamento da sempre sinonimo dell’antimeridiano di Greenwich che segna, appunto, il cambiamento della data”.
Che comparazione suggestiva ma purtroppo tanto surreale quanto irreale!
Tanto irreale che anche un qualunque discente di terza media la troverebbe surreale, ben sapendo che la denominazione “antimeridiano di Greenwich” è ingannevole per definizione. La ragione è elementare, Watson! La insegnano nelle scuole di ogni ordine e grado all’ora di Geografia Astronomica: “la linea internazionale del cambio di data” è assolutamente immaginaria, mai tracciata effettivamente ma spesso e volentieri soggetta ad opportunistiche correzioni. Aggiustamenti basati su interessi unilaterali. Da quando è stata istituita (negli Anni Venti dell’Ottocento) non è mai stata una “una linea geografica”, materialmente esistente, contrariamente a ciò che hanno la velleità di spiegarci i civici (difettosi anche in rudimenti scolastici) allo scopo di dare un senso al titolo del loro incontro.
Che un senso dopotutto ce l’ha… è il jet lag. Si sa cos’è, no? Il jet lag propriamente detto è quel brutto effetto psicosomatico che si verifica quando si attraversano vari fusi orari. Lo stesso effetto prodotto dal Civismo che laddove governa, Arezzo docet da più di un anno, rivela d’essere un viaggio a cavallo tra i fusi del partitismo, con unilaterali aggiustamenti della linea del cambiamento da evoluzione in stasi, da rinnovamento in peggioramento, da miglioramento in regresso. Con brutti sintomi consequenziali in noi tutti amministrati in base a suddivisioni che non si chiamano meridiani ma si chiamano partiti.