La sicurezza alimentare assicura che il cibo sia indenne da inquinanti chimici, fisici, microbiologici. La sicurezza nutrizionale ingloba la sicurezza alimentare, ma assicura anche che nel cibo non siano presenti molecole aggressive, anche autorizzate dalla legge. Adesso scrivo un esempio di sicurezza nutrizionale: il cibo ultra processato, cioè alimenti saporiti e piacevoli al palato, veloci da preparare e si conservano a lungo, alimenti confezionati e pronti per essere riscaldati o consumati direttamente, frutto di ripetute lavorazioni industriali. Alimenti che possono contenere additivi chimici.
E’ pur vero che i 1520 additivi chimici sono stati studiati ed autorizzati da European Food Safety Authority (EFSA) con sede a Parma.
Noi mangiamo alimenti e introduciamo una somma di additivi chimici che generano un effetto accumulo su intestino e intero organismo.
Gli additivi chimici non hanno alcun valore nutrizionale, servono per esaltare le proprietà organolettiche degli alimenti, sono utili alla industria alimentare e alla grande distribuzione commerciale.
Direi anche utili alla pigrizia umana e all’ inutile ed artificiale piacere alimentare generato da prodotti alimentari ultraprocessati.
Non e’ paranoia alimentare ma oggettiva necessità di fermare l’attenzione sulla nostra alimentazione quotidiana.
Che fare?
Mangiare il cibo che offre la natura senza troppe manipolazioni e senza additivi chimici.
Si può fare.
Stanno emergendo due linee: CLEAN LABEL e su NOVA FOOD Classification. Due linee salutari che si stanno affermando nel mondo, con lo stesso scopo: eliminare gli additivi chimici. La Legge deve garantire il diritto della sicurezza nutrizionale a ciascuno di noi. Perché ogni giorno mangiamo 2-3 Kg di cibo, contenete grammi e grammi di additivi utili solo al commercio alimentare.
La natura offre il cibo. L’industria offre prodotti alimentari.
Noi mangiamo più prodotti alimentari e sempre meno cibo. Gli effetti sulla salute sono diffusi tra noi, in particolare sulla salute intestinale.