13 C
Comune di Arezzo
mercoledì, Aprile 30, 2025
HomeProvocazioniLa benedizione di Pasqua 2.0: acqua santa in bottiglia e preti su...

La benedizione di Pasqua 2.0: acqua santa in bottiglia e preti su prenotazione

Dalla visita porta a porta alla benedizione in modalità "self-service": la tradizione pasquale si aggiorna ai tempi dello smartphone e della porta chiusa

-

Una volta, la benedizione di Pasqua era una specie di piccolo evento annuale che univa sacro e zuccherato. I chierichetti si contendevano il sacrosanto onore di portare il secchiello dell’acqua benedetta, gareggiavano per chi riusciva a infilarsi in più case possibile, e si inerpicavano felici su per le scale come moderni angeli custodi in tuta da ginnastica. Ogni stanza veniva benedetta: dalla cucina al bagno, passando per il salotto con la parete attrezzata di ciliegio e il corridoio pieno di santi e cornici dorate.

Poi, il premio: caramelle, cioccolatini, magari anche una manciata di gomme da masticare alla fragola chimica, quella che ti faceva scoppiare la mascella e la fede nello zucchero.

Oggi? Oggi il prete suona al citofono, aspetta, ritenta… e se va bene qualcuno gli apre. Forse. Ma prima lo sbirciano dalla finestra: “È il parroco o un venditore di pentole?”. Il sospetto è lecito, soprattutto se si presenta senza collarino e con un’aria troppo umana. Intanto dentro casa, Alexa spara musica trap, il televisore racconta un omicidio su Chi l’ha visto e TikTok vibra ogni dieci secondi. Amen.

Non è solo questione di privacy, eh. È che la famiglia-tipo, nel 2025, è più difficile da acchiappare di una farfalla in autostrada. Genitori che lavorano fino a tardi, figli con doppi turni tra scuola, sport e corsi di karate-cinese-emozionale. Il parroco entra e trova il gatto. Se va bene.

E così, a Cavriglia, nel cuore del Valdarno, don Maurizio ha detto basta. “Casa per casa? E chi me le apre più, le porte?”. Così ha preso carta, penna e spirito di iniziativa, e ha inventato la benedizione fai-da-te. Che non è un nuovo reality di Real Time, ma una geniale reinvenzione del rito: tu porti l’acqua (della Coop, del rubinetto, gasata o naturale), lui te la benedice in un rito comunitario in piazzetta, e poi a casa ci pensi tu. In autonomia. Con responsabilità. Un po’ come montare un mobile IKEA, ma con meno viti e più Spirito Santo.

Una benedizione partecipativa, democratica, quasi eco-sostenibile: niente sprechi di tempo, niente benzina, zero campanelli suonati a vuoto. Solo l’acqua benedetta nella borraccia e via, di stanza in stanza, a spruzzare fede sui mobili IKEA e sui robot aspirapolvere.

Chi vuole ancora il rito tradizionale? Nessun problema: prenota. Proprio così. Come dal parrucchiere. Ma attenzione: che sia presente tutta la famiglia, eh! Altrimenti si rimanda. La benedizione non si serve a domicilio su richiesta singola, mica è Deliveroo.

E forse, in fondo, questa Pasqua 2.0 ci insegna qualcosa. Che la fede, oggi, ha bisogno di adattatori universali. Che anche l’acqua santa, nel 2025, può stare in una borraccia termica. E che forse, tra un click, una story e un citofono ignorato, quello che conta davvero è non smettere di cercare un momento per fermarsi, spegnere il wi-fi, e benedire. Anche solo per un attimo.

Con o senza caramelle.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Gianni Bufaloni
Gianni Bufaloni
Gianni Bufaloni (nato il 1° aprile di un anno imprecisato, perché gli piace mantenere un alone di mistero) è un giornalista, scrittore e debunker di professione, noto per il suo acume nel smontare bufale e teorie del complotto con una buona dose di ironia. Cresciuto tra vecchie macchine da scrivere, giornali ingialliti e discussioni animate al bar, sviluppa fin da giovane un'insana passione per la verità… e per il caffè corretto. Dopo una laurea mai del tutto confermata in Giornalismo Investigativo presso l'Università della Vita e un master in Sarcasmo Applicato, si dedica alla sua missione: scovare fandonie, ridicolizzare fake news e dare il tormento ai complottisti più fantasiosi. Ha collaborato con testate inesistenti come Il Giornale delle Bufale, La Verità (Quella Vera) e Fact-Checker’s Monthly, oltre a essere autore del bestseller immaginario "La Terra è rotonda e altre scomode verità". Attualmente vive tra la redazione e i social, dove smonta quotidianamente le teorie più assurde con il suo motto: "Una bufala al giorno toglie il neurone di torno". Se lo cercate, probabilmente sta battibeccando con qualche utente convinto che gli Illuminati controllino il meteo.
- Advertisment -
clickandfly dervizi foto video con drone o senza per agriturismi cantine

Dello stesso autore

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente.
Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal