A San Zeno, all’interno dello stabilimento della Caurum Srl, un’azienda specializzata nel trattamento di rifiuti speciali, è stato rilevato un significativo superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) per i nitriti nelle acque sotterranee. Il problema, segnalato circa quattro anni fa, non ha ancora trovato una soluzione, e finora non è stato avviato alcun intervento di bonifica.
Inizialmente si ipotizzava un collegamento con la rete fognaria gestita da Nuove Acque, ma la società ha smentito la presenza di un collettore, escludendo ogni responsabilità. Nel frattempo, tra il 2023 e l’inizio del 2025, si sono susseguite interlocuzioni tra Comune di Arezzo, Regione Toscana, ARPAT, AUSL, Prefettura e la stessa Caurum, senza che venissero adottate misure concrete per fermare l’inquinamento.
La vicenda si inserisce in un contesto ambientale già critico: nel raggio di cinque chilometri dalla zona si trovano oltre dieci industrie insalubri di prima e seconda classe, con processi produttivi basati sulla combustione ad alte temperature. La situazione sanitaria e ambientale dell’area appare gravemente compromessa, mentre le istituzioni continuano a rimpallarsi le responsabilità.
Fausto Tenti
E intanto tumori ad amici e parenti giovani.