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Truffe moderne: un mondo di raggiri in cui è bene stare all’erta

Le mille facce delle truffe moderne: riconoscerle per difendersi

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Le truffe ormai fanno parte della nostra quotidianità. Dal telefono ai social network, passando per le chiamate ai nostri anziani, i truffatori sfruttano ogni mezzo per ingannarci, spesso puntando su emozioni forti come la paura o la fretta. È utile parlarne, non per creare allarmismi, ma per diffondere consapevolezza.

La truffa del “sì”
Tra le più diffuse c’è quella che molti chiamano la “truffa del sì”. Una chiamata, un tono gentile: “Buongiorno, parlo con [il tuo nome]?”, e prima che ce ne rendiamo conto rispondiamo automaticamente. Quel “sì” può essere registrato e, in mani sbagliate, usato per attivare contratti o servizi mai richiesti.

Forse vale la pena riflettere su quanto sia utile ascoltare sempre con attenzione e, magari, rispondere in modo diverso, evitando frasi che potrebbero essere fraintese. Essere vigili, in questi casi, può davvero fare la differenza.

Truffe sentimentali: quando il cuore è una porta aperta
Un altro fenomeno molto diffuso è quello delle truffe sentimentali, note come “romance scam”. Dietro un profilo affascinante su un social network o un sito di incontri, può nascondersi un truffatore che costruisce una relazione virtuale solo per ottenere denaro. Prima arrivano i messaggi affettuosi, poi le scuse: una malattia improvvisa, un volo perso, una spesa urgente.

Riconoscere questi raggiri non è sempre semplice, ma potrebbe aiutare tenere a mente che dietro uno schermo non è facile capire chi abbiamo davvero davanti. Se qualcosa non torna, prendersi un momento per riflettere, magari cercando supporto da un amico o verificando le informazioni, può aiutare a evitare brutte sorprese.

Il raggiro agli anziani: paura e tecnologia al servizio della truffa
Ci sono poi truffe che colpiscono le persone più vulnerabili, come gli anziani. Una delle più crudeli è quella della telefonata in cui un finto nipote o figlio racconta di un incidente e chiede soldi per pagare una cauzione o risolvere un problema legale.

Con l’uso di tecnologie avanzate, i truffatori riescono persino a imitare la voce di un familiare, rendendo il tutto ancora più realistico. Immaginiamo quanto possa essere destabilizzante per una persona anziana sentirsi dire: “Nonno, sono io, ho bisogno di aiuto!”. La paura prende il sopravvento, e così la truffa si compie.

In situazioni simili, può essere utile condividere con i nostri cari più anziani l’importanza di fare una verifica, magari con una semplice telefonata diretta al nipote o al figlio. E, soprattutto, di non cedere mai alla fretta.

I contratti di energia: promesse che costano caro
Anche il settore dell’energia è diventato terreno fertile per i truffatori. Spesso, con una chiamata o una visita a domicilio, presentano offerte che sembrano irrinunciabili: sconti enormi, bollette dimezzate. Eppure, tanti si sono ritrovati con due fornitori contemporaneamente o con contratti mai richiesti.

Un piccolo accorgimento potrebbe essere quello di prendersi sempre un momento per riflettere e verificare. Non c’è mai fretta di decidere subito: contattare direttamente il proprio fornitore ufficiale può aiutare a chiarire ogni dubbio.

Un po’ di attenzione in più può fare la differenza
Le truffe si basano su una combinazione di fiducia e disattenzione. I truffatori sono bravi a sfruttare i nostri automatismi, le nostre emozioni e, a volte, la nostra fretta. Ma con un po’ di consapevolezza possiamo ridurre i rischi.

Parlarne, confrontarsi con amici e familiari, condividere esperienze: sono piccoli gesti che aiutano a proteggere non solo noi stessi, ma anche chi ci sta vicino.

Ricordiamoci che non è mai sbagliato prendersi del tempo per verificare e, se necessario, chiedere aiuto

S.S.C.

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Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari
Sabina Sabrina Crivellari, nata a Milano nel 1955, si trasferisce a Melzo nel 1990. Membro del “GAM” dal 1997, partecipa a mostre locali esplorando diverse tecniche artistiche: ritratti a matita, dipinti a olio, sculture in argilla e quadri in resina. Ha fondato una galleria d’arte e una scuola di cake design. Il quotidiano Il Giorno ha descritto via Napoli 37 come “la Montmartre di Melzo”. Attualmente, si dedica principalmente alla scrittura.
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