Viviamo in un’epoca frenetica, dove il tempo sembra scivolarci via tra impegni, scadenze e responsabilità. Questo ritmo incessante è terreno fertile per due compagni di viaggio indesiderati: l’ansia e lo stress. Spesso invisibili agli occhi degli altri, si insinuano nella nostra mente e nel corpo, influenzando il nostro benessere e la qualità della vita.
L’ansia è una risposta naturale del nostro organismo, utile in passato per affrontare i pericoli. Tuttavia, oggi non siamo più inseguiti da predatori, bensì da e-mail, notifiche e aspettative sociali. Questo tipo di ansia cronica ci tiene costantemente in allerta, come se fossimo bloccati in una modalità di emergenza senza fine. Può manifestarsi con pensieri ricorrenti, preoccupazioni incessanti e sensazioni fisiche come tachicardia, sudorazione o difficoltà a respirare, claustrofobia, agorafobia, attacchi di panico e simili gravi disagi.
Lo stress, invece, è la pressione psicologica o fisica che percepiamo di fronte a determinate situazioni. A piccole dosi, può motivarci a raggiungere obiettivi o a reagire in momenti cruciali. Quando però diventa cronico, si trasforma in un peso insostenibile, minando il nostro equilibrio emotivo e fisico. Il corpo, in costante stato di tensione, rilascia cortisolo in eccesso, con effetti negativi sul sistema immunitario, il sonno e persino sulla memoria.
Le cause principali:
Tra i fattori scatenanti di ansia e stress troviamo un mondo che ci richiede di essere sempre performanti, connessi e pronti a “correre”, come la gazzella che non può permettersi di fermarsi. A questo si aggiungono situazioni personali: problemi economici, relazioni difficili, incertezze lavorative o eventi traumatici. Anche le aspettative che poniamo su noi stessi possono diventare un fardello pesante, amplificando la percezione di non essere mai abbastanza.
Riconoscere i segnali:
Un primo passo per affrontare ansia e stress che vanno “a braccetto”è riconoscerne i segnali. Potrebbero includere:
•Sintomi fisici: mal di testa, tensione muscolare, disturbi gastrointestinali, etc…
•Sintomi emotivi: irritabilità, tristezza, apatia, nei casi più gravi…depressione.
•Sintomi comportamentali: difficoltà a concentrarsi, insonnia, abuso di sostanze come alcol, caffè, droghe.
Essere consapevoli di ciò che stiamo vivendo ci permette di iniziare un percorso verso il miglioramento perché si dice che conoscere il problema, già di per sé, si è a metà strada dalla risoluzione.
Non esiste una soluzione universale, ma alcune pratiche possono aiutare:
1.Respirazione consapevole: dedicare pochi minuti al giorno a respirare profondamente e con calma aiuta a ridurre l’attivazione del sistema nervoso.
2.Meditazione e “mindfulness”: focalizzarsi sul presente, vivendo il “qui e ora”, come insegna il pensiero Zen, può alleggerire il carico mentale e ogni giorno, da anni, cerco di allenarmi a vivere il “momento presente” perché amo la filosofia buddhista, mi riconosco in essa, non è però un percorso facile, purtroppo, per noi occidentali. Ci vuole molto impegno.
3.Attività fisica: anche una semplice passeggiata all’aperto è sufficiente per abbassare i livelli di stress.
4.Pause consapevoli: prendersi del tempo durante la giornata per staccare, anche solo per 10 minuti, è fondamentale per ritrovare equilibrio.
5.Comunicazione: condividere i propri sentimenti con persone fidate riduce la sensazione di isolamento.
Quando chiedere aiuto:
Non bisogna avere paura di rivolgersi a un professionista, come uno psicologo o un terapeuta. L’ansia e lo stress non sono segni di debolezza, ma richieste di aiuto del nostro corpo e della nostra mente per non somatizzare anche fisicamente con insonnia grave, depressione, perdita di cheratina dalle unghie, sfoltimento di capelli fuori stagione, psoriasi, batticuore e altre malattie psicosomatiche.
Un messaggio di speranza:
Ansia e stress possono essere affrontati. Ogni piccolo gesto quotidiano, come un respiro profondo, una chiacchierata con un amico/a o una pausa dalla routine, è un passo verso il benessere. Non siamo soli in questa lotta e, con il giusto supporto e un pizzico di fortuna, possiamo ritrovare serenità ed equilibrio, riducendo il cortisolo in eccesso e l’infiammazione corporea che è madre di tutte le malattie degenerative.
Alla fine, come diceva qualcuno, “non è il carico che ti schiaccia, ma il modo in cui lo porti”. Troviamo il nostro ritmo, rallentiamo e impariamo a vivere ogni istante con più consapevolezza. S.S.C.