All’interno dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale San Donato, una stanza di degenza è stata intitolata alla memoria di Cinzia Sestini, infermiera e responsabile del Rischio clinico per l’area provinciale di Arezzo, scomparsa prematuramente nel 2023.
La cerimonia, svoltasi oggi, ha visto la partecipazione della famiglia di Cinzia, colleghi e amici, riuniti per onorare una professionista che ha lasciato un segno indelebile nel mondo della sanità aretina. La targa affissa sulla porta della stanza porta un messaggio che sintetizza la sua filosofia: “L’aver cura della persona implica come atto terapeutico l’ascolto, il dialogo e la relazione emotiva”.
Cinzia Sestini è stata una figura innovativa nell’ambito infermieristico, promuovendo un approccio all’assistenza basato sull’empatia, il rispetto e il dialogo. La stanza, progettata per offrire massimo comfort ai pazienti, è stata arredata grazie a una raccolta fondi che ha coinvolto colleghi e conoscenti.
Durante l’evento, la direttrice del Dipartimento delle professioni infermieristiche e ostetriche dell’Asl Toscana sud est, Vianella Agostinelli, ha ricordato l’importanza del contributo di Cinzia:
«Cinzia è stata una professionista che ha dato molto alla nostra azienda e alle persone assistite. Ha sempre creduto nella responsabilità e nella dignità dell’assistenza, guidata dai principi di rispetto, trasparenza e integrità».
Anche il direttore del reparto di Malattie infettive, Danilo Tacconi, ha sottolineato il valore del tributo:
«Questa stanza è un riconoscimento non solo per una grande professionista, ma anche per il messaggio di umanità e attenzione che ogni giorno il personale sanitario porta avanti».
Cinzia Sestini ha rappresentato un modello per la professione infermieristica, lasciando un’eredità che continuerà a ispirare colleghi e operatori sanitari. La sua dedizione all’ascolto e alla relazione come strumenti di cura rimarrà un esempio per le generazioni future.