Una Rocca da Film
Fornita di un ponte levatoio, la Rocca di Calascio era irraggiungibile in inverno, situata a oltre 1400 metri sulla dorsale appenninica. Costruita intorno all’anno 1000, e procedendo a ritroso nel tempo fino ai giorni nostri, è stata restaurata recentemente, alla fine del 1900. Fu acquistata dalla famiglia dei Medici, insieme al borgo fortificato sottostante di Santo Stefano, per 106.000 ducati nel 1579. In precedenza, nel XV secolo, la rocca era stata ceduta ad Antonio Todeschini Piccolomini dagli eredi del Barone di Carapelle, Leonello Acclozamora. Continua a leggere

Dall’Abbazia dell’Ordine di Montecassino a Guido d’Arezzo e il Teatro Petrarca
“La Badia”, ovvero la Chiesa di Santa Flora e Lucilla, non va confusa con quella ricostruita sul Poggio, che domina Arezzo sopra la Bagnaia, zona in cui, in epoca romana, esistevano antichi bagni termali. La Badia era in passato dei frati dell’Ordine di Montecassino e al suo interno si trova uno dei più bei dipinti di Giorgio Vasari: “La Corte di Assuero”. Mi chiedo, a proposito, che anno fosse il 2024 per Giorgio, nato nel 1511 da umili mercanti di tessuti… Forse a tredici anni aveva già fatto la Prima Comunione? Ma torniamo al nostro racconto.
Oltre al quadro di Vasari, nella Badia un monaco dipinse una cupola in prospettiva, un’opera di interesse per i turisti, ma pur sempre un semplice esercizio di calcolo matematico. Guardando l’organo della chiesa, mi viene in mente Guido d’Arezzo. Fino all’XI secolo, la scrittura musicale era riservata ai canti sacri, e imparare a cantare era un’impresa complessa, richiedendo anni di studio. Nel 1030, dopo aver studiato canto al Pionta e ritiratosi nel convento dei Benedettini a Ravenna, Guido concepì un nuovo e semplice metodo per scrivere le note, che influenzò tutta la musica successiva, da Rossini a Mozart.Continua a leggere