Il Castello di Romena, ubicato nel comune di Pratovecchio e Stia, è famoso non solo per la sua architettura imponente e la sua posizione strategica, ma anche per le storie ricche di mistero e intrighi che ne accompagnano la storia.
Una delle leggende più affascinanti legate al castello riguarda la figura di Maestro Adamo, un alchimista del XIII secolo.
Secondo la leggenda, Maestro Adamo era un alchimista che viveva e operava nel Castello di Romena.
Il suo obiettivo principale era trasformare i metalli vili in oro, una delle ambizioni più comuni degli alchimisti dell’epoca.
La sua abilità e il suo sapere in materia di alchimia erano tali da attirare l’attenzione dei conti Guidi, i signori del castello, che lo ospitarono e finanziarono le sue ricerche nella speranza di arricchirsi.
Maestro Adamo, tuttavia, non riuscì mai a realizzare la trasmutazione tanto desiderata e, secondo alcuni racconti, fu coinvolto in una truffa ai danni dei conti Guidi.
Si dice che Adamo abbia prodotto delle monete false rivestite d’oro che, una volta scoperta la frode, portarono alla sua cattura e condanna.
La leggenda narra che fu arso sul rogo per il suo crimine, un destino che al tempo era comune per gli alchimisti e i truffatori.
Dopo la sua morte, il fantasma di Maestro Adamo sarebbe rimasto a infestare il castello.
Ci sono racconti di avvistamenti del suo spirito che vaga inquieto tra le rovine, rievocando il suo triste destino.
Si narra anche che, nelle notti di tempesta, si possano udire lamenti e suoni metallici provenire dal castello, interpretati come il segno del suo spirito che continua la ricerca della pietra filosofale, o tenta di completare la sua opera alchemica mai raggiunta in vita.
Il personaggio di Maestro Adamo non solo è entrato nel folklore locale, ma ha anche ispirato opere letterarie.
È, infatti, menzionato da Dante Alighieri nella “Divina Commedia”, precisamente nel XXX canto dell’Inferno, dove appare tra i falsari condannati a soffrire eternamente.
Se andrete a visitare il castello di Romena e sentite un suono, come di una moneta che cade e non c’è nessuno, beh, fatecelo sapere!